Una inquietante testa di bambola mozzata in PROFONDO ROSSO di Dario Argento.
Un’occasione mancata di Lino Capolicchio, del quale l’attore oggi ne parla spesso in varie interviste con un filo di lieve malinconia, è stata l’interpretazione del film PROFONDO ROSSO (1975) di Dario Argento, che aveva conosciuto e del quale era diventato molto amico durante la lavorazione di METTI UNA SERA A CENA di Giuseppe Patroni Griffi (del quale Dario aveva collaborato alla sceneggiatura). Nei giorni adiacenti all’inizio delle riprese Lino ebbe un incidente automobilistico, nella vettura viaggiava verso Nocera Umbra in compagnia di un’amica attrice che rimase in coma per alcuni mesi, che lo costrinse in convalescenza per una frattura per un periodo. Dario avrebbe anche aspettato ma fu proprio Capolicchio a dire all’amico di iniziare senza di lui (a quel punto Argento ripiegò per la scelta del, comunque ottimo, David Hemmings). Un aneddoto curioso fu che mesi dopo l’incidente Lino trovò sul sedile dell’automobile incidentata il copione, interamente intriso di rosso sangue (il suo e dell’amica!), di PROFONDO ROSSO.
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Lino Capolicchio è proprio adatto per il cinema giallo/thriller. Eccolo nel capolavoro di Pupi Avati
LA CASA DALLE FINESTRE CHE RIDONO (1976).
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