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Il vocabolario dei sentimenti - Gioia (1)
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Les amants (1958)

di Louis Malle con Jeanne Moreau, Jean-Marc Bory, Alain Cuny, José Luis de Villalonga

 

Ho voglia te…

E’ con te che sto raggiungendo di nuovo la vetta sublime della passione.

Il tuo esserti accanto stanotte sollecita in me una gran voglia di amare. Sono gli amori casuali, quasi improvvisi come il nostro a compiere questo miracolo.

Tu mi piaci. Che avvenimento! Tu mi piaci!

Ti aspettavo da tempo e adesso sei qui. Che dolcezza improvvisa! Che gioia!

Come stanotte mai… come stanotte mai!!

E non importa se sarà per un giorno o per tutta la vita!

E’ l’odore della tua carne che eccita la mia fantasia. Il tocco furtivo delle tue dita che mi slacciano la camicetta a bastare da solo a far sobbalzare il mio cuore, a determinare col suo caldo e titubante contatto, un’eccitazione fulminea e prorompente che sento farsi anche tua che mi rende esultante e bramosa, quasi bagnata per la carica adrenalinica che provoca dentro al mio ventre.

Ecco: il grande letto ci accoglie avvinghiati e frementi con le sue bianche lenzuola che tentano inutilmente di coprire  impudiche e scomposte nudità che si attraggono in un vortice crescente di desiderio. Che tenerezza sfiorare le tue lunghe gambe coperte da una leggera peluria ondeggiante che mi vellica la pelle solleticandola un po’ nei tellurici movimenti avvolgenti che ci incastrano l’una nell’altro con furia crescente, mentre le tue mani accarezzano palpitanti e leggere il mio volto, si insinuano morbide e guizzanti tra i miei capelli arruffandoli un poco, e la tua lingua inizia ad esplorare sapientemente il mio corpo… si attarda sul collo sinuosa e avvolgente, si incunea nelle orecchie accoglienti e calde al contatto, scivolando poi giù fino al mio turgido seno, ai capezzoli, punzecchiati con delicata pressione dei denti… quella è evidentemente una delle zone più erogene della mia sessualità che mi stai insegnando a conoscere ed apprezzare…

Mi illanguidisco sotto la crescente pressione del tuo essermi addosso, e ormai pronta ad  accoglierti interamente dentro di me, farfuglio sconnesse frasi di piacere allacciata  al tuo ventre con un’aderenza totale e profonda, così che i nostri corpi possano finalmente  compenetrarsi in simbiosi  perfetta. E ti bacio di nuovo nell’estasi con furore e trasporto, assaporando con voluttà il gusto screziato della saliva reso un po’ acre dall’amaro del tabacco per le troppe sigarette fumate nell’attesa  impaziente.

Così! Cosi! Penetrami l’anima!

Poi, raggiunto l’orgasmo, all’improvviso tutto sembra placarsi, subentra quel leggero sfinimento che accompagna la fine dell’amplesso, doloroso e bellissimo al tempo stesso che ti fa piano piano assopire fra le mie braccia quasi confuso e stremato.

Questa notte resterà uno dei momenti più straordinari e gioiosi della mia vita per la dolce irruenza che ci ha reso davvero una sola persona, nell’aver condiviso un atto d’amore che si è ripetuto più volte quasi fino all’alba, magicamente e in  silenzio, sempre più necessario e pressante,  fino a lasciarci sfiancati e ansimanti, e mai del tutto saziati.

Ma non sono riuscita a dormire: ho continuato dolcemente a cullarti sul mio petto aspettando che le luci del nuovo giorno cominciassero a filtrare dalla finestra ascoltando commossa il respiro leggermente affannato del tuo essere ancora profondamente addormentato. Avrei voluto passare di nuovo le labbra sulla tua pelle tiepida e asciutta, ma non volevo svegliarti: preferivo averti così, come una cosa solo mia che nessuno poteva più togliermi… era il mio personale e privato modo di “possederti” a mia volta. Ho continuato a lungo ad osservarti  nuovamente piena di desiderio e di passione, perché quel tuo essermi ancora accanto, prolungava per sempre quella notte passata insieme consegnandola all’eternità… e  mentre ti guardavo forse richiamato dal mio sguardo, all’improvviso hai aperto gli occhi e mi hai sorriso regalandomi il bacio del tuo giocoso risveglio..

Come stanotte mai.. Come stanotte mai!!

 

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