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Porcile

Regia di Pier Paolo Pasolini vedi scheda film

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agathe67

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La recensione su Porcile

di agathe67
10 stelle

uno dei film più belli di Pasolini. Due storie parallele, distanziate da secoli di storia e raccontate con la tecnica dell'alternanza delle azioni: in un'epoca imprecisata, forse il cinquecento, in una landa deserta e sterminata (il suggestivo paesaggio dell'Etna) dei cannibali uccidono, stuprano e mangiano carne umana; vengono condannati dal potere ecclesiastico ad essere sbranati da dei cani selvatici. Nella Germania degli anni '60 c'è un potente industriale che ha un figlio inetto, nn ubbidiente nè disubbidiente; un ragazzo che nn si associa all'attività del padre, nè partecipa alle proteste della fidanzata sessantottina; questo suddetto industriale prima prova a ricattare il suo potente avversario che è stato un criminale nazista, poi decide di allearsi con lui quando quest'ultimo gli rivela di essere a conoscenza della perversa passione del figlio di accoppiarsi cn i maiali; alla fine, durante i festeggiamenti x l'avvenuta fusione tra i due potenti, il ragazzo finirà sbranato dai maiali nel porcile, mentre il socio del padre invita i contadini all'assoluto silenzio. Allucinata e disperata metafora del potere, ecclesiastico ed economico, che tutto fagocita, il film sembra nn lasciare nessuna speranza all'uomo moderno...l'unica luce di speranza è, come sempre nei film di Pasolini, il personaggio interpretato da Ninetto Davoli: un contadino che assiste da testimone ai due episodi e che rappresenta l'innocenza e la purezza del mondo contadino, l'unica via di scampo alla crudeltà e al cinismo di un mondo borghese che punisce sia l'inettitudine che la protesta esasperata e fine a se stessa. voto: 10.

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