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I nuovi eroi

Regia di Roland Emmerich vedi scheda film

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La recensione su I nuovi eroi

di giurista81
4 stelle

 

Pellicola figlioccia di Robocop e, al tempo stesso, anticipatrice di Demolition Man, che parte dal Vietnam per svilupparsi nel mondo odierno all'insegna dell'azione più sfrenata. Come per il film di Verhoeven, si parla di uomini d'azione specializzati nell'uso delle armi e di mole muscolare morti durante il servizio e in seguito utilizzati, in gran segreto, per esser trasformarti in unisol ovvero super soldati. Se il film del regista olandese sceglieva la più “logica” strada del cyber punk, plasmando un essere che sintetizzava le componenti robotiche alle biologiche, qua si prende una via assai più confusa che esclude ogni rimando cibernetico. Si parla infatti di non meglio specificate tecniche di rigenerazione di tessuti morti che permettono di rianimare i cadaveri e di svilupparne la potenza fisica (con punturone dopanti). L'ibernazione e la cancellazione della memoria sono le basi per la conservazione di questi revenant, bisognosi (alla stregua di motori dalla grossa potenza) di raffreddare la propria temperatura corporea onde evitare di andare in corto. Qualcosa però va storto. Gli sceneggiatori giocano sui ricordi della vita precedente che tendono a riaffiorare, strizzando l'occhio al film di Verhoeven. Gli unisol vogliono scoprire chi erano e tornano nei luoghi in cui avevano famiglia. Alla maniera del successivo Demolition Man, la storia si sviluppa sull'antagonismo tra due unisol, un tempo compagni di battaglia in Vietnam. Il ruolo del buono viene affidato a Jean Claude Vandamme (un po' stralunato e tocco), mentre il cattivo è ancora Dolph Lundgren (più convincente e sveglio del belga) confermato in ruoli da villain dopo aver personificato Ivan Drago in Rocky IV.

Il soggetto è ridotto all'osso. Dopo aver debellato una banda di terroristi, gli unisol sfuggono dal controllo del colonnello che dirige la squadra (Ed O'Ross, il cattivo in Danko) prendendo ad agire per conto proprio guidati dai ricordi della vita passata. Da automi ossequiosi ai comandi, tornano a manifestare le personalità che li connaturavano in vita rendendosi indipendenti. Ha così inizio la fuga/inseguimento che vede il personaggio di Vandamme scappare in compagnia di una giornalista alla caccia dello scoop della vita. Alle spalle dei due si muoveranno gli altri unisol, col personaggio di Lundgren che acquisirà sempre più il controllo, eliminando medici e alte cariche dell'esercito.

Dean Devlin, che qua avvia la sua lunga collaborazione col regista Roland Emmerich (Stargate, Independence Day, Godzilla), sceneggia a sei mani il copione senza badare ai contenuti di fondo. Si assiste a continue a smitragliate che demoliscono motel e distributori di benzina senza conseguire il risultato di catturare Vandamme, quando sarebbe bastato organizzare un blitz a sorpresa per perseguire lo scopo. L'introduzione di scene ironiche stile i film interpretati da Schwarzenegger - si veda la lunga sequenza con Vandamme che non smette più di mangiare all'interno di un fast food o quella in cui, completamente nudo, invita Ally Walker a trovare qualcosa di duro sul suo corpo ammiccando anche all'organo sessuale - aiutano un po', ma non salvano lo script. Brutta la parte finale che richiama gli horror degli anni ottanta, in cui il cattivo sembra non morire mai, per concludersi nel modo più telefonato possibile.

In definitiva, I Nuovi Eroi (negli Stati Uniti identificato col più appropriato Universal Soldier) è un action movie, con frangenti horror (qualche punta splatter che gli vale il divieto ai minori di anni 14) e fantascientifici, ben diretto e ben fotografato, ma piuttosto mediocre in scrittura. Piacerà ai fan di Vandamme e a coloro che apprezzano l'azione patinata tipica dei B-Movie hollywoodiani degli anni ottanta. Non a caso, a dimostrazione del merchandising che ne è derivato, ha avuto cinque sequel e ha ispirato un videogioco per Game Boy e Megadrive.

 

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