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Police Story: Sotto controllo

Regia di Sheng Ding vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Police Story: Sotto controllo

di AndreaVenuti
7 stelle

Police Story: Lockdown è un film cinese/hongkonghese del 2013 scritto e diretto da Ding Sheng (noto per aver diretto il wuxia Little Big Soldier  -sempre con Chan protagonista- ed il recentissimo Saving Mr. Wu molto apprezzato durante l'ultima edizione del Far East Film Festival) ed interpretato da Jackie Chan.

 

Sinossi: Il capitano di polizia Zhong (Jackie Chan) viene invitato da sua figlia in un locale in quanto deve parlargli di una questione particolare. Giunto sul posto e poco dopo averla incontrata, verrà inaspettatamente colpito da un uomo. Lui, la figlia, e altri ospiti del locale saranno sequestrati all'interno del pub senza un apparente motivo e toccherà a Zhong scoprire la verità a suon di mazzate...

locandina

Police Story: Sotto controllo (2013): locandina

L'opera è un reboot e troviamo un approccio diverso rispetto alla serie originale, continuando un percorso stilistico e contenutistico già iniziato con l'ottimo The New Police Story del 2004 diretto da Benny Chan, film hongkonghese al 100% quindi si potevano affrontare diverse tematiche mentre in questo caso essendo stato prodotto con soldi cinesi bisogna rispettare diversi parametri che ovviamente compromettono leggermente la qualità finale(ad esempio la polizia è rappresentata in una maniera troppo idealizzata).

 

Pur avendo già evidenziato in precedenzaun primo difetto, il film di Ding Sheng rimane ugualmente un prodotto di genere di buon livello ed estremamente godibile.

Interessante la sceneggiatura e nonostante il leitmotv sia un qualcosa di già visto, lo sviluppo narrativo è particolare grazie all'inserimeto di elementi tipici del dramma da camera e whodunt alternati da una gestione temporale stratificata (avvicendamente fra presente e passato) il tutto unito ad location sempre intrigante: una fortezza in piena regola.

Jackie Chan, Ye Liu

Police Story: Sotto controllo (2013): Jackie Chan, Ye Liu

La regia complessivamente è valida come conferma l'incipit alquanto stravolgente con il nostro eroe in procinto di suicidarsi; l'opera si apre con un' inquietante primo piano su un Jackie Chan disperato e martoriato. ding Sheng propone diversi stilemi cari al suo cinema qunque aspettatevi diversi inseguimenti dinamici caratterizzati da un montaggio serrato e movimenti di macchina irregolari e turbolenti in grado di proiettare lo spettatore all'interno del film.

Il regista continua inoltre il suo particolare lavoro sul rallenty, assegnandoli sempre ruoli differenti (enfatizzazione dell'evento oppure chiarificazione di una particolare scena d'azione). Sheng regala anche dei virtuosimi post-moderni apprezzabili, richiamando un  certo Guy Ritchie in salsa Holmes (mettere in scena il piano d'azione ipotizzato dal protagonista)

Validi anche i vari scotri dal corpo a corpo passando ai diversi gunfight.

 

Molto bene anche il cast; la prova di Chan è positiva (su di lui non ci sono più aggettivi per descrivere la sua sempre perfetta forma fisica), si trova molto a suo agio con un personaggio leggermente più complesso del solito ma sempre dedito ad un codice d'onore preciso: "qualsiasi vita umana è preziosa" (ripeto quando la produzione è cinesa la censura è opprimente e la polizia deve esseere rappresentata in un certo modo).

Buona anche la prova di Liu Ye (grande amico del regista) dove ancora una volta nel cinema di Sheng il criminale riceve una caratterizzazione stilizzata ma adeguata con il regista che propone sempre un villain dedito ad un suo codice morale: «Odio chi rapisce i bambini» cosi' esclama il personaggio di Ye.

Jackie Chan

Police Story: Sotto controllo (2013): Jackie Chan

Police Story: Lockdown è un buon reboot, certo siamo lontani dal capolavoro del 1985 oppure dall'innovazione contenutistica proposta da Benny Chan, detto questo il film è solido e ben diretto con alcune sfumature molto interessanti.

Visione consigliata. 

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