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Sognare è vivere

Regia di Natalie Portman vedi scheda film

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Cast Sognare è vivere

Sognare è vivere segna il debutto alla regia di un lungometraggio di Natalie Portman, meglio conosciuta per la sua carriera di attrice e modella. Nata a Gerusalemme ma naturalizzata statunitense, la Portman esordisce come attrice a soli tredici anni quando Luc Besson la vuole protagonista del cult Léon. Nominata agli Oscar per Closer nel 2005, riesce a mettere le mani sull'ambita statuetta nel 2011 grazie a Il cigno nero di Darren Aronofski. Oltre a dirigere il film, la Portman interpreta anche Fania, la fragile madre del piccolo Amos. A proposito del ruolo, l'attrice dichiara: "Fania è una donna che ha avuto una visione romantica di Israele fino a quando non vi si è trasferita con tutta la famiglia. Cresciuta a Rovno, ha fantasticato sull'arte, sul sionismo e sulla letteratura. Quando poi si trasferisce in Palestina, è oramai una giovane madre ed è costretta a fare i conti con sfide inattese, con il peso della storia e con la situazione politica del tempo. I suoi errori, il matrimonio, la sua vena artistica soppressa e la frustrazione, la portano a cadere in un baratro sempre più profondo, dal quale le risulterà impossibile risalire".

Il piccolo Amos Oz ha solo dieci anni quando i genitori arrivano in Israele. Pur essendo un bambino, mostra grande intelligenza, maturità e sensibilità, doti in lui innate, ed è letteralmente rapito dalla figura materna, dai suoi sogni e dai suoi desideri: è a lei che da grande sarà debitore della sua passione per la scrittura e sin da piccolo ha nei suoi confronti un atteggiamento paradossalmente paterno. Poiché la storia va avanti per un paio di anni, diversi attori impersonano Amos nelle diverse fasi della sua vita. A dieci anni è portato in scena dal piccolo Amir Tessler, a sedici da Yonatan Shirav e a settanta da Alex Peleg.

La visione idilliaca del mondo di Fania va in direzione opposta a quella pragmatica del marito Arieh. Nonostante le diversità caratteriali, Arieh è una presenza costante, un buon marito e un buon padre. A portarlo in scena è Gilad Kahana, cantante, compositore e frontman della band israeliana Girafot, alla sua prima importante esperienza da attore.