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Shock: My Abstraction of Death

Regia di Domiziano Cristopharo, Alessandro Redaelli vedi scheda film

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La recensione su Shock: My Abstraction of Death

di undying
4 stelle

Due segmenti che affrontano un tema importante, quello della violenza tra consanguinei, ma purtroppo realizzati senza alcun supporto economico. L'idea è ottima, ma alla base manca una adeguata produzione ...

 

Between us (regia di A. Radaelli)

Massimiliano e Yuri sono amici intimi e si confidano i loro segreti: durante le feste natalizie Max rivela, ad esempio, di essersi lasciato con la sua ragazza. Ma questo sarà un problema di nessun conto perché nel giro di poco tempo una telefonata dall'ospedale sconvolge Yuri: Massimiliano è stato ricoverato a seguito di una rapina durante la quale hanno trovato la morte i suoi genitori...

 

scena

Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

Chromophobia (regia di D. Cristopharo)

Celeste è sotto cura con psicofarmaci quando, su consiglio medico, con il compagno si trasferisce in una casa affittata a prezzo decisamente conveniente. Le crepe sui muri, dovute a terremoti, sono il problema minore: infatti la ragazza scopre un registro nel quale sono riportati i nomi dei precedenti inquilini, e sono tanti. Ma la cosa più preoccupante è che tutti si sono suicidati con un coltello nella vasca da bagno...

 

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Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

Shock: my abstraction of death è opera a due capitoli realizzata con certa sensibilità circa agghiaccianti fatti di cronaca quotidiani, ovvero quelli che si verificano tra le mura domestiche, vittime genitori e/o figli. Non esiste, quindi, orrore più grande.

 

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Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

Va subito precisato che, per quanta simpatia questo tipo di operazione possa provocare nell'appassionato di horror italiano che sempre spera in un rilancio della nostra cinematografia di genere, qui siamo a livelli di allarmante -per realizzazione tecnica- pressapochismo: qualche amico che recita (mettendocela tutta, per carità!) e un po' di tintura rossa non sono certo sufficienti a garantire 90 minuti di intrattenimento che, anzi, diventano quasi una tortura a causa anche della brutta abitudine di girare con suono in presa diretta e con voci, quindi, a dir poco indisponenti.

 

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Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

Restano gli accattivanti titoli di testa animati e una soundtrack in parte efficace a tenere alta la barra della qualità, ma è troppo poco...

Né tirare in ballo Mario Bava e la classica "goccia d'acqua", forzando pure i toni della fotografia con cromatismi verdi e blu, aiuta a risollevare le sorti di un prodotto della serie "poca spesa e tanta resa". 

Ed è  un peccato perché Cristopharo ha talento e già lo ha dimostrato sia in lavori più compiuti tipo House of flesh mannequins (purtroppo rimasto inedito da noi) sia, soprattutto, nel successivo episodio realizzato per il collettivo P.O.E. Poetry of eerie (Maelzel's Chess-Automaton).

 

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Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

Shock: my abstraction of death è stato presentato nel 2013 al XXXIII Fantafestival di Roma, per poi trovare distribuzione direttamente in home video grazie alla One7movie che offre il film nel formato anamorfico 2.35:1 e con traccia audio italiana in dolby 5.1, mentre il vano extra è assai poco significativo con la sua inutile galleria fotografica, il trailer ed un backstage "ridanciano" di 13 minuti.

 

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Shock: My Abstraction of Death (2013): scena

 

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