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ForeBears

Regia di Marie Cachet vedi scheda film

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La recensione su ForeBears

di mm40
2 stelle

Gitarella fuori porta per la famiglia Burzum: papà (ex star del black metal norvegese, fiero omicida di un collega/rivale e perciò reduce di 15 anni di galera), mamma e tre figlioletti, tutti biondissimi. Trasferitosi in Francia - dove il film è quasi interamente girato - dopo la scarcerazione, Varg Vikernes (così nei titoli di testa, vero nome di Burzum) decide di propagare il culto di Osiride e di Ra con questa specie di documentario sull'uomo allo stato di natura, nel quale le immagini di vita quotidiana del protagonista, mentre declama versi del Libro egiziano dei morti, vengono alternate a una giornata-tipo di una famiglia matriarcale (mamma e tre figli piccoli) dell'antichità: la creazione di un fuoco, la cattura di un orso, il rito del pasto e via dicendo. Un progetto certamente delirante, ma non privo a suo modo di fascino, come tutte le declinazioni della follia in campo artistico; il film è stato un tale successo che, a neppure un anno dalla sua uscita, la Burzum family ha deciso di renderlo disponibile completamente gratis all'intero popolo della rete, piazzandolo su Youtube. Francamente, alla luce del suo esordio nel "cinema" (virgolette d'obbligo qui più che mai), è difficile immaginare un futuro per Vikernes in tale campo, ma conoscendo il tipo, mai dire mai. Autoproduzione fatta in casa, e si vede bene, realizzata quasi completamente da marito e moglie; quest'ultima (Marie Cachet) si occupa di: regia, montaggio, sceneggiatura (o ciò che dovrebbe rappresentarla) e produzione, mentre la colonna sonora è chiaramente affidata a Vikernes/Burzum. 'ForeBears', tradotto letteralmente, sono gli antenati, gli avi; qui il gioco di parole è tutto sulla lettera B, maiuscola intenzionalmente, che riporta agli orsi presenti nel film. 2,5/10.

Sulla trama

Burzum, ex galeotto e star del black metal norvegese, declama versi del Libro egiziano dei morti, invocando Osiride e Ra; nel frattempo la moglie e i tre piccoli figli girovagano nella natura catturando un orso per nutrirsi delle sue carni.

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