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After the Dark

Regia di John Huddles vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su After the Dark

di Furetto60
6 stelle

Tra riflessione e sci-fi. Inverosimile, ma interessante

Venti studenti, in una scuola di Giacarta, sono all’ultimo giorno di lezione; il loro professore di filosofia Mr. Zimit, impone una sorta di test, un curioso esperimento sociale; ci si immagina che nel mondo sia avvenuta un’esplosione nucleare e l’unica possibilità di salvezza sarebbe in un bunker, che però ha un’autonomia di un anno e soprattutto capienza limitata a sole dieci persone. Il gruppo dovrà scegliere in tre diverse simulazioni, chi dovrà essere salvato e contribuire alla continuazione della razza umana e chi invece dovrà essere sacrificato. A ognuno degli allievi viene assegnato, per estrazione a sorte, una professione o un mestiere. Nella prima gli studenti decidono, di estromettere chi ha mansioni che non sono indispensabili per la sopravvivenza.  Portano dentro quindi un medico chirurgo, un ingegnere civile, un agricoltore biologico, una presidentessa, un elettricista. Tra gli scartati: un poeta, una cantante lirica, un gelataio, un’imprenditrice di vini, una stilista di moda. Prima però di entrare nel bunker il professore, il cosiddetto Jolly, uccide tutte le persone escluse. Petra, con il fidanzato James, risentita entra nel bunker e lascia fuori Mr. Zimit, che però è l’unico a conoscere il codice per riaprire il bunker. Dopo un anno, i superstiti non riescono ad uscire e muoiono per asfissia o suicidandosi. Nella seconda simulazione, la catastrofe nucleare avviene nel deserto, I ragazzi quindi selezionano nuovamente i profili, ma c’è una nuova condizione, qualcuna deve restare incinta e per ciascun ruolo ci sono altre caratteristiche. Per esempio, James l’agricoltore biologico, potrebbe essere gay. Oppure la dottoressa chirurgo potrebbe aver contratto l’ebola. Quando poi il professore propone alle donne di andare a letto con tutti i maschi presenti, per aumentare le probabilità di concepire, c’è una ribellione generale, l’esperimento fallisce ancora. Nella terza ed ultima simulazione, a prendere le redini è Petra che  decide, andando contro la logica del professore, di scegliere chi è sempre stato escluso, come la cantante lirica, il poeta, l’imprenditrice di vini e la stilista di moda; Mr.Zimit viene lasciato fuori, nella simulazione precedente una delle ragazze ha visto il codice; i superstiti anche se in isolamento forzato, possono ascoltare la bella voce dalla cantante lirica, confezionano un’arpa per il musicista e guardano il gelataio ballare in notturna .Alla fine dell’anno, uscendo dal bunker si accorgono che le bombe non sono mai cadute. Ritrovano allora il professore sopravvissuto, che esterrefatto davanti a tanta irrazionalità, minaccia i superstiti con l’ultimo colpo in canna della sua pistola. Ma i ragazzi fanno quadrato e il professore deve subire. La lezione a questo punto finisce e anche l’esercitazione.  James scopre che l’estrazione dei biglietti era stata taroccata, lascia l’aula indignato e a seguire tutti gli altri. Solo Petra rimane per bacchettare Mr. Zimit, che in realtà ha messo in piedi questa pantomima, solo per dimostrare a Petra, sua amante segreta, che James è inadeguato a lei. Petra invece è innamorata di James, pur consapevole che non è molto brillante, l’intelligenza non è tutto. Il professore ci resta male. L’ultimo colpo in canna allora, da metaforico diventa reale, e il professore si suicida stravolto.Il regista John Huddles per rendere più accattivante la storia allestisce un film non ambientato in un unico luogo e spazio, cioè l’aula scolastica, ma proiettandolo all’interno di un mondo immaginario, per cui si richiede una bella sospensione dell’incredulità: come fanno a concepire tutti lo stesso mondo e gli stessi avvenimenti? Altra grande inverosimiglianza: la simulazione viene ripetuta tre volte, ogni volta si sarebbe dovuto ripartire da capo, ma ciò non succede i partecipanti ragionano come se il primo o il secondo tentativo avesse a che fare con il terzo, in cui le regole dei primi due sono ancora valide. Al netto di questi difetti, che però non sono pochi, il film è godibile

 

 

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