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The Look of Love

Regia di Michael Winterbottom vedi scheda film

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Tato88

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La recensione su The Look of Love

di Tato88
8 stelle

“The Look of Love” si presenta come un film che vorrebbe essere provocatorio con i temi trattati e divertire con l’umorismo irresistibile e irriverente del protagonista interpretato dal giustissimo Steve Coogan, ma finisce tuttavia per commuovere. In effetti il regista Michael Winterbottom assesta con precisione colpi sia al cerchio che alla botte, ma l’avventurosa vita vera del simpatico e garbato Paul raymond, magnate della pornografia inglese (ma che non è “pornografia”, come ripete spesso) che l’ha reso il cittadino più ricco del regno, è stata caratterizzata anche da molti drammi, la cui prosperità e fortuna finanziaria non hanno reso meno amari o dolorosi.

 

Il film di Winterbottom ha una struttura narrativa tanto variegata quanto classica (nell’accezione positiva del periodo cinematografico). Lo incontriamo rampollo lanciato al successo, nel momento da cui vale la pena raccontare la sua storia e lo lasciamo quando è al top con tante disgrazie alle spalle e senza più niente di significativo da menzionare. Il regista adotta vari generi e atmosfere a seconda delle necessità, fa uso sporadico ed efficace di piccoli emozionanti flashback, e sebbene il rischio di episodicità sia dietro l’angolo, l’interpretazione coerente ed omogenea di Coogan consegna allo spettatore un film in fin dei conti organico e molto piacevole da seguire.

 

Ancora una volta si può parlare di biopic anche se, pur rimanendo Paul Raymond il protagonista indiscusso del racconto, lo sguardo del regista si focalizza molto anche sul resto della famiglia, in particolare la figlia Debbie. Ne risulta un ritratto dinastico molto umano e emozionante, in cui ancora una volta si affronta il contrapporsi della vita pubblica e della vita privata nelle vicende quotidiane di uomini straordinari (“non normali”, detto pur con umiltà dal protagonista). Ancora una volta, sì. Ma non ne siamo ancora annoiati. Al contrario, il fascino rimane immutato nel osservare questi uomini facoltosi lottare ogni giorno contro le piccole e grandi difficoltà della vita, constatare quanto le loro sofferenze siano simili alle nostre, come  ridano e scherzano delle nostre stesse battute. Non essendo più accomunati a noi solo dalla morte, si innesca e si ravviva la speranza inespressa di poter raggiungere un giorno la loro grandiosità, il loro esclusivo circolo di amicizie che comprende Beatles e Bond Girls e, allo stesso tempo, la scoperta della loro esistenza non idillica acquieta questa smania. Si esce dalla sala con un lieve sorriso, più in pace con noi stessi e con le nostre ambizioni.

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