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47 morto che parla

Regia di Carlo Ludovico Bragaglia vedi scheda film

Commenti brevi
  • Divertente grazie al grande talento di Totò.

    leggi la recensione completa di Carlo Ceruti
  • Il solito Grande "Totò"

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • Solito filmetto umoristico alla Totò, (che a me non entusiasma più di tanto pur riconoscendone la bravura), la storia è piacevole e fantasiosa, e la parte del barone calza bene a Totò. Insomma buon film da intrattenimento pomeridiano, considerando anche che la pellicola ha una certa data.

    commento di Utente rimosso (metallopesante)
  • Commediola d'inizio anni '50 con Toto' in tiepida forma e anche la Pampanini e' immessa in 2° linea nonostante qualche ammiccamento di troppo.voto.1.

    commento di chribio1
  • Film divertente più per la bravura di Totò (qui in uno dei suoi personaggi più caratteristici: l'avaro) che per la sceneggiatura. Storia interessante. Da vedere.

    commento di TheWarOfEcho
  • Ci si diverte quando Totò fa l'avido e dice le famose esclamazioni,finale sciocco e confuso.voto 6

    commento di wang yu
  • Stupendo, un colosso della comicità italiana, tutti dovrebbero vederlo, peccato che al popolino interessi maggiormente la spazzatura Vanzina, 

    commento di Argan
  • "e io pago" diceva totò! grandissimo!

    commento di picciotto
  • Divertente commedia con un Totò avaro e credulone, memorabile il suo "E io pago…e io pago!".

    commento di Cipolla Colt
  • Una delle più celebri e divertenti commedie con protagonista il Principe della Risata, Sua Maestà Totò, ben assecondato da bravissimi comprimari e dall'abile regia di Bragaglia.

    commento di Leo Maltin
  • La comicità di Totò è trascinante. La risata è assicurata dall'inizio alla fine.

    commento di scream
  • divertente ma non troppo, totò non al massimo, comunque passabile

    commento di leo$
  • Veramente un gran bel film. Il grande Totò, interpretando alla perfezione il suo personaggio, firma ancora un classico della commedia. Veramente comiche alcune scene, da cineteca.

    commento di simon