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The Rolling Stones - Crossfire Hurricane

Regia di Brett Morgen vedi scheda film

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La recensione su The Rolling Stones - Crossfire Hurricane

di giorgiobarbarotta
7 stelle

Premessa: ho sempre amato gli Stones. Per me, oltre che per altri milioni di fan sparsi per il mondo, rappresentano l'essenza stessa del rock. Sono nato nei giorni in cui veniva registrato uno degli album più belli e maledetti d'ogni tempo: "Exile on main street". Sarò dunque sfacciatamente di parte: rivederli in azione nella fase più significativa della loro carriera è stato come andare in brodo di giuggiole. E chissenefrega se ho già letto almeno un paio di biografie, visto e rivisto i loro live più famosi e ascoltato centinaia di volte le loro splendide canzoni. Da Jumpin' Jack Flash (che ho anche cantato a squarciagola in età giovanile in localacci sparsi qua e là per il NordEst) prende spunto il titolo di questo ennesimo documento sulla band inglese di nascita e americana d'adozione: "Crossfire Hurricane" letteralmente "un uragano di fuoco incrociato". I vecchi Stones a far da voce fuori campo commentano i loro trascorsi, indugiando su dinamiche di gruppo, impressioni d'epoca, ruolo pubblico, rapporto con la musica, concerti, dischi, costumi e usanze d'allora, eccessi, vizi e talento d'ognuno (droghe e dedizione alla causa della band), successi, fallimenti, morti, rinascite, vita vissuta. Un collage furbo e prezioso che riallaccia le fila di chi ha scritto pagine fondamentali della cultura popolare. Cinquant'anni a cavallo tra il secolo scorso e il nostro presente. Jagger e Richards come fulcro creativo di decine di brani leggendari riproposti agli appassionati. Con tono piacione, indulgente e paternalistico i sopravvissuti rockers ci dipingono perfettamente il simbolo di generazioni di giovani anticonformisti, ribelli, sognatori. Un vero Bignami R&R di matrice blues sulla cui copertina troneggia la linguaccia disegnata da Andy Warhol. Cuore pulsante, nero nell'anima, a tutto volume. Impossibile tener ferme le gambe, scuotere la testa, battere le dita sui braccioli della poltrona.

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