Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film
Il solito, blando e banale intreccio di storielle sentimentali in salsa comica sguaiata-ma-non-troppo alla Brizzi, troppo timido e troppo intelligente per diventare un Vanzina (o Parenti o Veronesi), ma comunque troppo limitato per poter proporre un lavoro di apprezzabile qualità, che non scada in stereotipi, qualunquismi, facilonerie assortite e finaloni telecomandati al coro di 'volemosebbene'. Qui l'idea centrale della sceneggiatura firmata dal regista, dal fido Marco Martani e da Federica Bosco è quella di affidare a un attore maschio il ruolo di perno attorno a cui innescare una girandola di caratteri femminili; ma i problemi della pellicola sono quelli risaputi dei lavori di Brizzi, cioè i personaggi tagliati con l'accetta, i dialoghi finalizzati alla battutella da quattro soldi / le situazioni finalizzate alla gag da quattro soldi, il già citato, inesorabile lieto fine che ammazza qualsiasi pretesa di analisi sociale o di semplice ritratto 'di costume'. La profondità di scrittura è quella che è, ma la recitazione è perfino peggiore: se Mandelli è l'unico degno erede di Jerry Calà all'interno del cinema italiano, al suo fianco non compaiono certo nomi di grande spessore: una riesumata Loretta Goggi (un solo film, Gas di Luciano Melchionna, negli ultimi quarant'anni e oltre) e le macchiette di Gioele Dix e Maurizio Micheli sono le cose migliori che compaiono sullo schermo, insieme alla bellezza di Valeria Bilello (neppure malaccio come interprete) e di Chiara Francini (già meglio); comparsate per Flavio Insinna e Luca Argentero. Rimane da sapere a chi sia venuto in mente di dare a Lucia Poli la parte - peraltro tristissima, da latte alle ginocchia - della madre di Loretta Goggi, a lei fin troppo visibilmente prossima di età (questione di dieci anni appena di differenza). C'è altro? Meglio fermarsi qui. 2/10.
Trentenne orrendo e stupido, Andrea conosce una ragazza che lo desidererebbe; peccato però che a casa Andrea viva con madre, nonna, badante e tre sorelle, l'una più invadente dell'altra.
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