Regia di Eric Heisserer vedi scheda film
Questo rappresenta sicuramente l'apice nella carriera del compianto Paul Walker, mai così impegnato come gli capita qui, in quello che alla lunga, diviene un lungo monologo. Ottima prova "statica" quanto drammatica, almeno per i suoi standard; quasi alla "One Man stand", non dicono così gli americani dei film con un unico protagonista sulla scena?
E qui avviene proprio questo: quasi un monologo tra se e i pensieri, i ricordi, spesi tra una vita, bellissima e preziosissima che ha appena lasciato questo mondo - meraviglioso... e un'altra, piccina e indifesa, che su questo mondo - devastato - è appena giunta.
Un padre (Walker), che ha appena perso l'amata consorte per complicazioni sorte durante il parto... resta solo ad accudire la sua figlioletta, appena nata e non trasportabile per mancanza di attrezzature, in un ospedale di New Orleans, il cui edificio viene via via evacuato per l'imminente arrivo dell'uragano Katrina, aspettando invano che la dediziosa infermiera che lo seguiva, gli invii i soccorsi promessi...
Soccorsi che non giungeranno mai.
Semmai arriveranno i guai, sottoforma di "sciacalli": tossicomani predatori a caccia di viveri, i loro viveri: ossicodone, antidolorifici, la potente morfina...
Come anticipato, sebbene si tratti di un film dall'impostazione statica, in un unico ambiente, con solamente l'unico protagonista quasi sempre solo in scena, essendo Paul Walker il protagonista, la regia non poteva così scontentare i suoi fans senza concedere almeno una, anzi due, libbre di carne: solo due cattivi abbattuti - in maniera anche plausibile debbo ammettere - in un film... non è certo una media consueta per l'aitante Paul Walker che fu!
Se infatti si esclude quel... carino? Melenso? Stucchevole? Oh andiamo! A me piace tanto... quel film natalizio ove il "bel Paul" condivise il set nientemeno, con una sensualissima e fresca quanto inattesa Penelope Cruz in una delle sue frequenti trasferte Hollywoodiane, "Un amore sotto l'albero" (opera tra l'altro, di un ancor più inedito... Chazz Palminteri! ogni volta lo riscopro resto basito!)
....o magari quella giovane commedia - non del tutto trascurabile - "Varsity Blues", la filmografia dell'accattivante e gaio (sarebbe più onesto giulivo: sembra sempre sul punto di sorridere) è difatti costellata di film d'azione in cui ne fa secchi parecchi (il migliore tra questi è sicuramente "Bobby Zii", altro che la saga tamarra per antonomasia!).
Beh, qui gliene sono concessi soltanto due, ma sacrosanti!
Ci sta anche la presenza del cane, alla fine determinante.
Ma invece di dilungarmi, volevo quanto più sottolineare l'ottima prova - qui - dell'attore scomparso pochi anni fa, che tutti i Truzzi, i tamarri, i burini, i villici, unicamente ricordano per essere stato il più cool tra quelli più weird, nell'adrenalinica e più "fracassona" (come dice l'amico... mi sfugge) saga di sempre: "Fast & furious" in cui Paul svettava su tutti, ma proprio tutti, per presenza scenica, capacità attoriali... insomma, il suo energico sourvarfair...
Le parti più apprezzate sono stati i dialoghi immaginati con l'adorata moglie, forse stucchevoli ma solo a tratti, dato che lei è di una bellezza, di una freschezza ( Genësis Rodriguez... guarda caso, una latina, già ammirata nell'avvincente "40 carati" accanto ad un riesumato Jamie Bell che tanto ricorda proprio la Penelope di cui sopra)
https://images.app.goo.gl/oML9MWwQgkKSCoK29
Ed anche i flash-back, stavolta comprensibili e facili all'uso, che spezzano un po' la monotonia che i più hanno avvertito durante la visione, sempre spesi questi, a raccontarci un po' la vita famigliare del protagonista: bellissima la scena in cui dovendo uscire per una cena galante, il marito resta letteralmente rapito dal fascino devastante della moglie in un elegante, quanto folgorante abito da sera rosso, non resiste al suo richiamo eh... "e così sei nata tu .." spiega lo stoico papà alla figlioletta nell'incubatrice lì accanto, mentre la scena ritorna all"opprimente desolato presente.
Una situazione dove le cose vanno sempre peggio.
Restano senza energia e presto la batteria che alimenta l'incubatrice si esaurirà; il neo genitore dovrà arrangiarsi con una sorta di carica batteria a manovella, cosa che presto diverrà esaustiva in quanto, e per quanto egli s'adoperi, l'autonomia in misura di tempo che ogni carica gli consente, si accorcia sempre più, fino a ridursi ad un'autonomia prossima al minuto!
Per cui, quando avvertirà la possibilità di essere soccorso, avrà sempre meno tempo per allontanarsi dall'incubatrice "a manovella" e richiamare l'attenzione dei soccorsi.
Altro non dico. ;)
Discreto film, son d'accordissimo con il pandacattivo; non è affatto noioso come descritto da altri, e la performance offerta dal buon Paul Walker, non è così banale come siamo abituati a ricordare, ne tantomeno così superficiale e dilettantesco.
Almeno per quanto concerne un ruolo drammatico all'indimenticato divo, per cui ci sembrava tanto poco avvezzo ed affine.
Una visione la vale.
Meno di 7, più di 6½...
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