Regia di Mikael Håfström vedi scheda film
L'interesse per questa operazione inizia e termina nell'idea di vedere Schwarzy e Sly Stallone su uno stesso set. Per il resto, tanta azione e poco cervello (e per una volta, poca violenza).
Se siete cresciuti come me negli anni '80 allora l'idea di vedere Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger insieme in uno stesso film non può non risultarvi stimolante. Sì è vero che erano entrambi ne “I mercenari”, ma qui recitano davvero insieme e sono i protagonisti assoluti della pellicola. Sfortunatamente qui iniziano e contemporaneamente si esauriscono le buone notizie, perché il film è in fondo un pacco totale che non si discosta da quei prodotti analoghi in cui i due spopolavano trent'anni fa. Certo il livello di violenza è contenuto (per gli standard dei film d'azione contemporanei, voglio dire) e questo è un bene, ma quello di politicamente corretto è ahimè proporzionalmente smisurato. Quanto alle interpretazioni, Schwarzy sornione e mille volte meglio di uno Stallone dai tratti ormai plastificati e quindi ancora meno espressivo di quel che era.
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