Espandi menu
cerca
Oci Ciornie

Regia di Nikita Mikhalkov vedi scheda film

Recensioni

L'autore

passo8mmridotto

passo8mmridotto

Iscritto dal 24 maggio 2016 Vai al suo profilo
  • Seguaci 43
  • Post 9
  • Recensioni 177
  • Playlist 2
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Oci Ciornie

di passo8mmridotto
7 stelle

Un grande Marcello Mastroianni, che grazie a questo film vince la Palma d' Oro come migliore attore al Festival di Cannes del 1987. E una grande Silvana Mangano, nel ruolo molto impegnativo della moglie di Romano, il personaggio ambiguo che Mastroianni interpreta con garbo, aderendo perfettamente alla sostanza delle novelle di Anton Pavlovic Cechov, "La signora del cagnolino" e "Anna al collo" dalle quali è tratta la sceneggiatura del film.

Romano (Marcello Mastroianni) è scappato da Roma, dopo l'ennesimo litigio con sua moglie Elisa (Silana Mangano) per motivi di interesse. Ha anche una figlia, Claudia, che parteggia apertamente per la madre. Elisa, ricchissima industriale, è travolta da un fallimento, e rischia di ritonare povera. Accusa Marcello di essere un fannullone e un incapace, e lui ormai non sopporta più quella situazione, lascia Roma e si reca a Montecatini Terme per un soggiorno di riposo.

Pur essendo ormai un uomo maturo, Marcello non disdegna di corteggiare donne più giovani di lui, e dopo vari e poco convinti approcci con donne dell'albergo dove soggiorna, incontra Anna, una giovane donna russa, che lo colpisce per la bellezza dei suoi occhi neri (Oci ciornie). Inevitabile il corteggiamento, che culmina in una notte di passione.

Anna (Elena Sofonova) è turbata da quella improvvisa passione, e scompare dall'albergo. Marcello è ossessionato dal ricordo di quella notte d'amore, non si rassegna e parte per la Russia. Ritrova Anna, e scopre che è la moglie di un potente governatore (Innokenti Smoktunovs) , dal quale viene accolto con tutti gli onori, in quanto Marcello fa capire di essere interessato ad aprire una fabbrica di vetro in quella regione, con conseguente lavoro per gli abitanti del posto.

Intanto continua la tresca con Anna, i due sono ormai innamorati, e Romano decide di tornare a Roma, separarsi da Elisa e sistemarsi in Russia con Anna. Rientrato a Roma, trova che Elisa si è ripresa economicamente, grazie ad una eredità inaspettata,

quindi riprende la sua esistenza opaca ma di comodo all'ombra di sua moglie, lasciando Anna ad aspettarlo invano, perchè non tornerà mai più in Russia.

Questo racconto Romano lo fa a bordo di una nave da crociera ad un certo Pavel (Vsevolod Laroniov), un signore russo di mezza età che ha conosciuto a bordo in sala da pranzo. L'uomo è felice, è in viaggio di nozze con la sua giovane moglie, e non accetta i ragionamenti di un uomo amareggiato e deluso dalla vita, che non ha saputo affrontare nel giusto modo le difficoltà e le opportunità di cambiamento, soprattutto in amore.

Resta l'enigma che è il perno di tutta la vicenda: Romano è sincero, quando racconta le sue storie, o è un impenitente bugiardo, affetto da mitomania? Anna è veramente apparsa nella sua vita, alle Terme di Montecatini, e sul serio l'aveva aspettato per otto lunghi anni, durante i quali Romano se ne stava comodamente a Roma con la ricchissima moglie?

Ritroviamo gli ambienti signorili delle Terme del 900, frequentate esclusivamente dalla borghesia e dagli aristocratici, le atmosfere sono patinate, con la musica del grande Francis Lai.

Le location sono varie, il film è stato girato a Montecatini Terme, Frascati, e sul lago Ladoga, nonchè a Leningrado e a Kostroma.

La sceneggiatura è stata curata dallo stesso regista, con Suso Cecchi D'Amico e Alexander Adabachian. Direttore della fotografia Franco Di Giacomo e direttore artistico Mario Garbuglia.

Un bel film, da incorniciare.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati