Espandi menu
cerca
Gli occhi, la bocca

Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Zarathustra

Zarathustra

Iscritto dal 12 settembre 2006 Vai al suo profilo
  • Seguaci 3
  • Post -
  • Recensioni 245
  • Playlist 44
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Gli occhi, la bocca

di Zarathustra
8 stelle

Un film carico di forza dove Bellocchio esprime la sua poetica delle immagini. Una specie di seguito di "i pugni in tasca" con dei chiari riferimenti come la proiezione al cinema di quel suo grande e mitico film dell'esordio. Una storia densa e significativa giostrata molto bene dal regista grazie anche a due attori molto bravi. Angela Molina era stata vista da Bellocchio nel film di Bunuel "Quell'oscuro oggetto del desiderio" dove divideva la parte di Conchita, Bellocchio la volle assolutamente come protagonista del suo film e li piacque talmente tanto anche la sua voce, il suo accento nel parlare italiano, che alla fine desise di farla doppiare da se stessa. Per quanto riguarda Castel, lui veniva da molti film impegnati e non voleva proprio, inizialmente, fare questa parte poi però accettò; una curiosità è che in questo film Castel è doppiato da Castellitto che diventerà il protagonista di molti film del regista in seguito.

Sulla trama

Questo film è una sorta di seguito de "i pugni in tasca" del 1965. Giovanni (Lou Castel) ritorna a casa perchè il fratello gemello Pippo si è suicidato. Giovanni che se ne era andato da ribelle dalla famiglia anni prima enon voleva più tornarci ma di fronte alla tragedia non può farne a meno. Conoscerà la ragazza (Angela Molina) di suo fratello gemello deceduto e se ne innamorerà.

Su Michel Piccoli

Una piccola parte ma essenziale. Personaggio di bunueliana memoria.

Su Emmanuelle Riva

Una grnadissima chiamata anche lei per una piccola parte molto intensa. Bellocchio ha unito assieme davvero un ottimo cast.

Su Angela Molina

Anche lei di bunueliana memoria. Una brava attrice che ha già nella sua espressione una carica surreale.

Su Lou Castel

Forse una prova ancora più importante e sofferta di quella de "i pungni in tasca".

Su Marco Bellocchio

Ottima regia. Anche in questo film ci sono delle scene molto significative e ben girate nelle quali Bellocchio non perde mai la sua carica surreale-grottesca che lo contraddistingue.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati