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La mia casa è piena di specchi

Regia di Vittorio Sindoni vedi scheda film

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La recensione su La mia casa è piena di specchi

di mm40
2 stelle

Fiction Rai affidata al solito Vittorio Sindoni, mediocre come regista e pessimo in quanto a direzione degli attori, con intenti apertamente agiografici. L'oggetto della sceneggiatura firmata da Patrizia Carrano, Andrea Saraceni, Alessandro Zambrini e dal grande Piero De Bernardi (il suo ultimo lavoro, sciaguratamente) è la famiglia Scicolone, ovvero quella da cui provengono Sophia Loren (protagonista della prima delle due puntate) e Alessandra Mussolini (in quel momento deputata della maggioranza berlusconiana), figlia della protagonista della seconda puntata (Maria, sorella della Loren); chiaramente si tratta di un lavoro prono nei confronti dell'autobiografia di quest'ultima, che racconta come in una fiaba l'ascesa sociale delle due sorelle. Purtroppo per la boriosa vanità degli intenti di partenza, il risultato finale - mediato da una sceneggiatura tirata via, da una regia discutibile e da interpreti quasi tutti canini - è piuttosto uno sberleffo alla Scicolone family, che un omaggio, e finisce per mettere in pessima luce tutti i personaggi le cui gesta si narrano, in primis la madre-padrona Romilda Villani, esageratamente spocchiosa, arrogante, violenta, rancorosa e piena di sè, nonchè tirannica nei confronti delle figlie e infantile nei rapporti con l'ex marito, d'altronde pieno di colpe da par suo. Insomma, La mia casa è piena di specchi è il consueto pasticcio della tv pubblica italiana che annoia per oltre duecento minuti (durata standard per la trasmissione in due puntate) e che, grazie all'incuria e alle incapacità dei suoi autori, riesce di tanto in tanto a raggiungere perfino dei succulenti picchi trash non da poco. Inutile discutere sulle scelte di casting, dettate dalla presenza, al centro della scena, di Sophia Loren nei panni della sua stessa madre (ma la Loren aveva già 75 anni quando girava questa fiction: una trentina di troppo); fra gli altri attori si salva solo Enzo Decaro. Penose le musiche di Nicola Piovani (e non è certo da lui ridursi a ciò), con tanto di tema che scimmiotta Funiculì Funiculà - e con questo si è detto davvero tutto. La morale? Il passo è breve da Scicolone a scivolone. 1/10.

Sulla trama

Vita della famiglia Scicolone: un padre libertino che abbandona una madre tirannica, costretta a crescere nella miseria due figlie. Che però le daranno immense soddisfazioni: una diverrà attrice da Oscar con il nome di Sophia Loren; l'altra addiritturà riuscirà a sposarsi con il figlio di uno dei più crudeli dittatori della storia dell'umanità e a dare con lui la luce nientemeno che ad Alessandra Mussolini.

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