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Il volto di un'altra

Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film

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La recensione su Il volto di un'altra

di maurizio73
6 stelle

Bella,di nome e di fatto, è la celebre e acclamata conduttrice di un reality show,in crisi di ascolti, che ripropone i casi umani e le storie dei facoltosi e vanitosi clienti di una clinica specializzata in chirurgia plastica in cui opera il marito primario. Accordatasi con il consorte nel truffare la compagnia di assicurazione per un fortuito incidente stradale che sembra averla rovinosamente sfigurata, viene scoperta e ricattata da più persone fino al clamoroso disvelamento finale che gli regala un inaspettato e sorprendente successo di pubblico.
Commedia acida e surreale che centrifuga, nel calderone di una rocambolesca sequenza di contrattempi comici alla Monty Pyton, le sferzanti tematiche di una impietosa critica alla società dell'immagine ed al potere di mistificazione insita nella moderna (?) cultura dello spettacolo (televisivo e non). Riscattando la cifra miserabile di una variegata galleria di tipi umani accomunati da smodate ambizioni artistiche e dalle insane pulsioni di una irrefrenabile cupidigia, Corsicato imbastisce una intelligente trama di ricatti e sotterfugi, di tradimenti e (falsi) pentimenti, di camuffamenti e disvelamenti che da un lato celano i furbeschi intrallazzi di fraudolenti manovratori del dietro le quinte e dall'altro assecondano l'isteria di massa di una fremente platea para-televisiva in perenne attesa, in un gioco al massacro da cui nessuno pare essere risparmiato nell'apoteosi finale di una nauseante (nauseabonda) esondazione di acque nere (parafrasando Flaiano:"Un fiume di m...vi seppellirrà!").
Benchè si ravvisi un qualche cedimento del ritmo narrativo e un certo svicolamento di dialoghi e situazioni grottesche, si riconosce una impeccabile coerenza di un registro comico che rifugge facilonerie e scurrilità da avanspettacolo televisivo, puntando piuttosto sugli squarci onirici di una ammiccante eleganza formale (esilaranti le scene in bianco e nero che omaggiano le raffinate performance del cinema muto e gli spassosi siparietti da musical americano con avvenenti signorine in camice bianco). Ben servito da una divertente colonna sonora e dalle indovinate allusioni scenografiche di Andrea Crisanti, vanta un eccellente cast di attori giovani e belli (dalla brava Chiatti al sorprendente Preziosi) e di solide riconferme (Iaia Forte, attrice feticcio dell'autore), è un lodevole esempio di quella comicità surreale che ritorna periodicamente nella tradizione cinematografica nostrana come l'onda lunga di una latente suggestione felliniana. Praticamente passato inosservato alle kermesse festivaliere che contano e alla distratta platea nazionale, è senz'altro meritevole di una più attenta re-visione critica. Breve prontuario di orrori catodici.

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