Regia di Pappi Corsicato vedi scheda film
Un'ondata di escrementi ci salverà!
purgando da pene e (p)ossessioni
per l'immortal culto della dea beltà
che di plastica vuol fantocci cloni.
A tutto disposti, nulla è intentato
dal veleno buono ai bisturi mitici
il riso oblia nel volto paralizzato
e dal corpo suoni e colori mefitici
sgorgan come effluvio di successo
ché indicano disfunzioni di massa
ov'al tempo non si dà il permesso
di fluire brioso fin l'estrema tassa.
Che bella gente d'imbellettate virtù,
di istinti chiatti e preziosi artifici
n'è pieno il vuoto cranico vieppiù
com'infido morbo a recar malefici.
All'infame sorte del dipartir di fama,
temuta più del denudar vili peccati,
s'appaia a forgiar unica lorda brama
l'untuoso amor per i feticci indorati.
Al tombal riparo su sacre montagne
ove l'eterno miraggio muta (ir)realtà,
maschere (in)animano vacue cagne
per le gaie tasche di chi ne gioverà.
I tempi son questi: brutti e deformi,
dal fatuo rifletter l'aspetto vincente
il trucco cela bassi impulsi abnormi
sì che sotto il corpo è marcescente,
materia fatua dai risvolti grotteschi,
ne esplora la densità il buon Pappi
che tal mondo lo tinge in affreschi
svelando la miseria dietro i drappi
che la seduzione del nulla feconda.
Volti di altre volti che han stancato,
e cessi che volan sulla via immonda
dell'esser come si appar (adulterato):
Il pop copula col tragico nel cuore
di una rappresentazione così buffa
dell'epica storia di Bella e il Dottore,
soli finché l'unione non fa la truffa,
coi bavosi media e masse a nuotar
nel torbidume gossip di cui ciarlar.
E pur se dal nero ciel rischio accorse
un'ondata di merda ci salverà. Forse.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta