Regia di Andrej Konchalovskij vedi scheda film
Vola alto il regista Andrey Konchalovskiy ("A 30 secondi dalla fine", "Tango & Cash", "Gloss") nella sua trasposizione della favola del principe Schiaccianoci, citando (per la precisione, facendoli diventare suoi personaggi) sia Sigmund Freud sia - soprattutto - Albert Enstein e la sua relatività. Per non dire della rattificazione che richiama evidentemente il nazismo e altri incubi...
In un film per bambini, pensato e venduto esclusivamente o quasi per un pubblico di under 14, è forse volere troppo: Konchalovskiy sembra un po' fuori luogo e impacciato alla guida di un film ricco di invenzioni - che piacciano o meno - che avrebbe avuto bisogno forse della follia di un Baz Luhrmann, o di un Tim Burton.
"Lo Schiaccianoci" è una pellicola dalle atmosfere e dalle scenografie piene di fantasia e colore (un po' kitsch), gonfiato in 3D ma senza un particolare miglioramento, uscito dalla naftalina per il mercato italiano dopo un paio di anni (basti guardare quanto è cresciuta Elle Fanning...) a causa del clamoroso flop di incassi statunitense: costato circa 90 milioni di dollari, ne ha incassati nel primo mese solo 200.000!
Effetti speciali "caserecci" ma comunque in larga parte convincenti, scimmie che parlano e fumano ("Una notte da leoni 2" ha imparato da qui? Quante polemiche inutili...), fate, tante canzoni, citazioni libere dalla fiaba di Hoffmann e - per fortuna - anche la splendida e celeberrima musica di Tchaikovsky, che ogni tanto ritorna, accennata...
Il cast: Elle Fanning conferma ancora una volta la sua naturalezza d'attrice, mentre convincono meno (anche a causa dei pessimi costumi!) le interpretazioni di John Turturro come Re dei Topi e di Nathan Lane nei panni di Einstein. Nel doppio ruolo di mamma e di fatina c'è Yuliya Vysotskaya, moglie del regista e sua musa più recente.
Le canzoni tradotte in italiano sono una sciagura, come quasi sempre purtroppo capita.
(http://newamericancomedy.blogspot.com/2011/12/lo-schiaccianoci-3d-nutcracker-3d-2010.html)
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