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L'ultimo esorcismo

Regia di Daniel Stamm vedi scheda film

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La recensione su L'ultimo esorcismo

di supadany
6 stelle

Devo ammettere che questo film mi ha alquanto spiazzato, più per alcuni aspetti positivi che non mi sarei aspettato di riscontrarvi, ma anche per qualche lacuna, o divergenza, che in un prodotto di questo tipo poteva essere evitata.

Cotton Marcus (Patrick Fabian) è un predicatore, portato alla pratica fin dalla tenerissima età, che opera anche come esorcista, ma ormai, viste alcune vicissitudini, ha deciso di smettere, ma non prima di affrontare un ultimo caso per poter riprendere il tutto con le telecamere.

L’occasione arriva quando un uomo lo chiama ad intervenire nella sua isolata fattoria e sembra che il problema risieda nella adolescente figlia Nell.

Il predicatore svolge la sua artificiosa pratica, ma proprio quando è sulla strada per rientrare a casa, accade un fatto inspiegabile che lo riporta sui suoi passi e quindi a ritornare nel luogo del misfatto con una spinosa situazione da risolvere.

Costruito secondo la pratica (abusata) del finto documentario, scelta appropriata viste le diverse sfumature che lo storyboard sceglie di intraprendere, riesce a costruire un’atmosfera particolare che a suo modo cattura l’attenzione.

Ci mostra infatti un’America delle retrovie tremendamente sospesa tra fede e superstizione nella quale non conta più di tanto il succo del discorso, ma il modo con il quale questo viene esposto (che rende credibili anche vere e proprie fesserie).

In più tutta la costruzione fasulla dell’esorcismo smaschera l’esorcismo stesso (come dire che in pratica gli esorcismi non esistono), peccato che poi dall’altra parte di decisioni spiazzanti, e che meritano almeno un approfondimento, vi siano altre problematiche insite nel tipo di prodotto (almeno per come viene presentato).

Questo a partire da una locandina che promette cose che non ci sono (ed infatti quell’immagine posta in rilievo poi non si ritrova in nessuna scena) per arrivare quindi alla logica conseguenza che l’orrore, e quindi la paura, che ci si aspetterebbe, non si trova se non sotto una forma più psicologica che invece, fortunatamente, non manca affatto anche perché i vari personaggi sono costruiti con una certa attenzione.

Solo il finale vero e proprio si distanzia da tutto ciò, ma purtroppo è realizzato con un po’ troppa approssimazione quando invece, se si avesse voluto percorrere questa strada al meglio (che comunque secondo me poteva anche starci), sarebbe occorsa maggiore attenzione.

Rimane un prodotto che può vantare la sua presenza nel sottogenere “esorcismi”, a dispetto di molti altri che non hanno praticamente niente di nuovo da dire o mostrare, anche se non tutti i conti finiscono col tornare.

Anomalo (che è comunque più un complimento che altro).  

Su Daniel Stamm

Mantiene sovente un buon passo, ma poi adotta alcuna soluzioni un pò troppo inflazionate.
Comunque nel filone la sua regia si posizione al di sopra della media.

Su Patrick Fabian

Protagonista non malvagio come interpretazione.
Più che sufficiente.

Su Ashley Bell

Nel complesso adeguata.
Sufficienza piena per lei.

Su Iris Bahr

Sufficiente.

Su Louis Herthum

Pienamente sufficiente.

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