Regia di Richard Oswald vedi scheda film
"Diverso dagli altri" diretto nel 1919 da Richard Oswald,
devo dire che mi è piaciuto molto.
La storia racconta Kurt è un grande ammiratore
del violinista Körner e
ne vuole diventare studente.
Il musicista che è omosessuale accetta,
ma durante le lezioni sboccia
tra i due la passione.
Però la coppia è ostacolata dalle
rispettive famiglie e dai conoscenti,
nonché da tutte le istituzioni
repressive della società,
e al violinista c'è anche Franz
che lo ricatta per il suo silenzio.
Il Film è il primo lavoro della storia del Cinema
che affronta un argomento delicato come l'omosessualità
e la omofobia in modo esplicito,raccontandoci la storia
di un facoltoso violinista che si innamora,ricambiato,dal
suo studente che dà lezioni,ma intorno a loro ci sono
i pregiudizi e gli insulti.
La regia della pellicola è Richard Oswald,
che si dimostra capace a dirigere gli Attori
e all'epoca del muto era ancora più difficile,
dove con lo sguardo si doveva capire il
disprezzo verso una persona,ma anche
la cattiveria.
Il soggetto è dello stesso regista in collaborazione
con il dott. Hirschfeld, pioniere della liberazione sessuale,
ed è una pellicola contro il paragrafo 175,
meglio noto come §175 StGB, era una misura del
codice penale tedesco, in vigore dal 15 maggio 1871 al 10 marzo 1994:
"§175 Fornicazione innaturale: La fornicazione innaturale,
cioè tra persone di sesso maschile ovvero tra esseri umani ed animali,
è punita con la reclusione".
Poi durante l'epoca nazista sono state anche inasprite.
Appena inizia il Film infatti con il violinista Paul Körner
che legge la pagina dei necrologi su di un giornale,
piena di strani suicidi.
Comunque Körner sa che il Paragrafo 175 pende sugli
omosessuali tedeschi ed è la causa principale dei suicidi.
Poi un suo ammiratore vuole prendere lezioni
da lui e si innamora di lui,ricambiato.
Ed è qui che entra in scena Franz Bollek,
un poco di buono conosciuto tempo fa,
che lo ricatta per stare zitto,ed è proprio
questo personaggio che ti rimane impresso
per la sua cattiveria,spietatezza e spavalderia,
ed è interpretato dal grandioso Reinhold Schünzel.
Ma tutta la direzione degli Attori è ottima
dove spiccano Conrad Veidt nel ruolo
del violinista Paul Körner,che è il ritratto
della disperazione e Leo Connard,
che da ammiratore passa da amante.
Il tutto disegnato con leggerezza,
ma punta molto sul realismo della
vicenda.
Un altro personaggio importante del Film è
il sessuologo che chiaramente dice che
il suo orientamento non è un danno,
e chi lo pensa e intollerante e ignorante.
E poi figurano anche:
Ilse von Tasso-Lind-Alexandra Willegh-Ernst Pittschau-
Fritz Schulz-Wilhelm Diegelmann-Clementine Plessner
e Anita Berber.
Il Film però si vede che non è completo
perché nel periodo nazista andò al rogo
e gli originali 90 minuti sono stati
ridotti a 47,e si intuisce che si ha
che fare con un capolavoro,ma così tale
non si può giudicare tale.
Invece nel reparto tecnico segnalerei
le musiche originali di Joachim Bärenz,
la splendida Fotografia in bianco e nero
di Max Fassbender e le scenografie di
Emil Linke.
In conclusione un buon Film,
dove il regista realizza un lavoro
con un argomento delicato come
la omosessualità e la omofobia
che è notevole in quegli anni
dov'era uno scandalo solo parlarne,
e chiude il cerchio con un finale
disperato per le stesse ragioni
iniziali.
Il mio voto: 8.
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