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Simon Konianski

Regia di Micha Wald vedi scheda film

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La recensione su Simon Konianski

di cherubino
8 stelle

La leggerezza, con la quale si ricorda il dramma dei drammi.

 

 

 

SIMON KONIANSKI (2009) ♥

 

In questo periodo, chissa perchè, mi è passata un po' la voglia di scrivere la mia opinione sui film che mi capita di vedere.

 

 

 

Dev'essere il senso di colpa per i troppi arretrati che ho accumulato e di cui dovrei occuparmi senza dedicare tanta parte del mio tempo, in un modo o nell'altro, a quel che mi piace, il cinema. 

Poi, in questo caso (giorni di trasgressione completa, mia moglie è al mare, finisce che il "pranzo" è alle cinque pomeridiane, la notte si lavoricchia e così via, tutto sbalestrato ) mi lascio tentare da questo SIMON KONIANSKI sul quale i pareri dei recensori, ovviamente, non sono concordi.

Ma quel che mi colpisce di più è il commento breve "Pellicola con poca sostanza!": bello, nitido nella sua estrema sintesi e va "in profondità".

Non lo contesto, dirò anzi che mi è sembrato condivisibile fino alla notizia di che cosa fossero le medicine del padre.

Ma poi, mi pare proprio che sostanza ce ne sia, si può non vederla per il tono leggero sotto tutti gli aspetti - come bene sottolinea supadany - con cui il film è realizzato, in modo da poter essere sicuramente catalogato come "commedia", anzi fra quelle prevalentemente divertenti.

Però, tutto il film, a crescere, è ricordo del dramma dei drammi del secolo scorso (quando l'Europa non era unita). 

Vorrei dire che si tratta di una simpatica commedia nel senso che la storia è stata scritta con inchiostro simpatico: il dramma torna a galla, nonostante l'allegria della colonna sonora e dei titoli finali.

Regia di Micha Ward, nome che non conoscevo: mi sembra meritevole.

 

 

Stesso giudizio per l'interprete principale, al quale è affidato un personaggio cui ci si affeziona necessariamente: Jonathan Zaccaï, 37 anni all'epoca del film, volto da schermo, qui proprio bravo, primo film quando ne aveva 22, non è uno sconosciuto insomma ma per me lo era.

Tutti gli altri, ma proprio tutti (ragazzino, papà, moglie, zii, Carl, ecc) nettamente all'altezza.

 

 

 

Non ho rischiato di addormentarmi (come talora mi succede) e il mio voto è in linea con la più votata delle recensioni positive, che ho citato: 4 stelle.

Fatto! Questa volta ho impiegato poco tempo...ok!

 

♥ Simbolo memorandum per l'autore (forse un giorno ne svelerò il significato)

 

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la recensione precedente (LO SCUDO DEI FALWORTH, 1954) del 4.5.16

 

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