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Amabili resti

Regia di Peter Jackson vedi scheda film

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La recensione su Amabili resti

di supadany
8 stelle

VOTO : 7+.

Dopo il rutilante, e altisonante (o semplicemente eccessivo per alcuni) in tutto e per tutto, “King kong”, Peter Jackson va alla ricerca di atmosfere assai diverse con un soggetto molto complicato da rendere in immagini, riuscendo in buona parte nella sua missione, nonostante non tutto fili liscio.

Diciamo anche che era una sfida ardua, come sempre quando si tratta di dare una forma all’aldilà, e che probabilmente mi sarei aspettato qualcosa di più (cioè un capolavoro), ma tutto sommato i difetti non inficiano se non parzialmente, almeno secondo me, un risultato complessivo certamente appagante.

Susie (Saoirse Ronan) è una ragazza 14enne allegra e spigliata pronta per vivere il suo primo grande amore, mentre già la sua vita familiare scorre tranquilla e felice.

Proprio quando ha ottenuto un invito dal ragazzo per il quale brama viene adescata da un vicino di casa e finisce uccisa, tolta per sempre dalla vita che sognava di vivere e vedrà dal limbo, insieme ad altre sfortunate, il procedere dalla vita dei suoi cari, ma anche quella del suo assassino (Stanley Tucci).

Per chi è rimasto privo del suo affetto la quotidianità diventa improvvisamente una prova difficile da vincere, cercando sempre di trovare il colpevole di un reato così brutale, perché certe disgrazie lasciano ferite impossibili da rimarginare.

I primi quaranta minuti, in pratica fino all’omicidio, catturano l’attenzione in ogni istante, grazie ad una narrazione leggera, ma ispirata e spigliata, in grado di rappresentare al meglio l’adolescenza della protagonista (bravissima la Ronan), i suoi sogni, le sue speranze e la gioia per le piccole cose.

Qualcosa scricchiola invece quando il mondo reale viene compenetrato da quello immaginario rappresentato dal limbo dove Susie si ritrova suo malgrado; qui da Jackson mi sarei aspettato qualcosa di più (anche se è difficile dire esattamente cosa) non tanto per quantità (che in un paio di frangenti quasi abbonda con cambi di scenario a ritmo quasi impazzito), ma per qualità, nonostante l’aspettato tecnico non sia comunque in discussione.

In più compare anche la tendenza a perdersi un po’ in scene non sempre essenziali, per quanto la storia rimanga sempre di quelle che colpiscono il cuore lasciando allo spettatore tante e molteplici sensazioni covare nel tempo.

E’ quindi proprio la storia in se il punto di forza del film (oltre ad un cast con alcuni picchi molto alti ed un lavoro estetico, anche sul mondo reale, che balza all’occhio), per quanto questo sia imperfetto e ciò lascia trasparire ancora di più la grandezza del romanzo di Alice Sebold.

Quindi alla fine devo dire che questo lavoro mi ha a tratti conquistato, soprattutto mi ha trasmesso tanto e credo che questo sia uno degli aspetti più importanti che in tanto cinema (anche alto) purtroppo tende a latitare.

Qui c’è per cui viene più facile soprassedere su alcune disomogeneità che affiorano in diverse situazioni.

Imperfetto, ma con coraggio e classe.

Su Peter Jackson

VOTO : 7+.
Dirige con un buon gusto estetico, e con mano felice, una storia molto bella.
Probabilmente poteva fare di meglio nella seconda parte (anche nella rappresentazione del limbo mi aspettavo più fantasia) nella quale a volte perde un attimo la strada maestra.

Su Saoirse Ronan

VOTO : 7+.
Molto promettente e brava fin da giovane.
Strepitosa nellla prima parte del film nella quale mostra tutta la sua effervescenza ed innocenza.

Su Stanley Tucci

VOTO : 7++.
Ruolo terrificante che lui impersonifica alla grande.
Coraggioso per averlo scelto, riesce ad essere davvero viscido e spregevole.

Su Mark Wahlberg

VOTO : 6,5.
Torna a recitare in un ruolo dove conta di più il trasporto emotivo del fisico e ha fatto la scelta giusta.
Bravo.

Su Rachel Weisz

VOTO : 6,5.
Bella presenza scenica, semplice, ma efficace come poche altre.

Su Susan Sarandon

VOTO : 6/7.
Ruolo eccentrico che riesce a rendere gustoso.
E' sempre un piacere re incontrarla sullo schermo.

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