Regia di Phil Traill vedi scheda film
Più che All About Steve, si potrebbe intitolare All About Sandra. Minigonna, stivali rossi, l’eroina è l’incrocio della figura tipica della commedia demenziale tipo American Pie con i potenziali istinti omicidi di Glenn Close in Attrazione fatale. Mary, la curatrice dei cruciverba sul “Sacramento Herald”, conosce il cameraman Steve e, dopo un solo appuntamento, decide che è l’uomo della sua vita. Lui però scompare. Che la Bullock (qui anche produttrice), a lungo sottovalutata, sia una delle migliori attrici del cinema statunitense, è confermato paradossalmente anche da questo film, per il quale ha vinto il Razzie Award mentre contemporaneamente con The Blind Side si è aggiudicata l’Oscar come miglior attrice. È ottimista come Sally Hawkins in La felicità porta fortuna, incosciente come Kim Basinger in Appuntamento al buio e malinconica come le donne del cinema di Herbert Ross. Lo sguardo di Phil Traill la segue insicuro e devoto, comprendendo che è solo lei a far scattare gag grossolane e divertenti come le risate dei bambini dopo la scoperta che Mary vive ancora a casa dei genitori. Perfino Bradley Cooper e Ken Jeong, ancora reduci dalla loro folle “notte da leoni“, sono messi in ombra.
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