Regia di Masayuki Ochiai vedi scheda film
Colui che si ritroverà, per diletto o per dovere professionale, ad estendere commenti ed opinioni su quest'opera, si troverà anche a dover scegliere fra tre opzioni differenti, ciascuna legata alla provenienza geografica del singolo autore delle note critiche. Possiamo dunque individuare tre stili diversi di approccio critico. Il recensore di area centro-nord utilizzerà senz'altro l'appagante termine di "gran cagata", mentre il critico originario del centro-Italia ne userà la variante lievemente sofisticata di "cacata". Quanto poi al commentatore meridionale, per definire la portata dell'opera ricorrerà alla colorita (e anche un pò anarchica) formula espressiva "'na strunzata".
Ragà, a parte tutto, scusate, ma come si fa a prendere sul serio una simile scelleratezza di film? Che poi: non so se avete presente il trailer, con quella voce fuori campo, tutta impostata e solenne, che dice "Le foto che vedete non sono state ritoccate....qui si parla di fotografia spiritica...etc etc"...Ecco, più volte è stata forte la tentazione di alzarsi e gridare "Ma và a ramengo, te e la fotografia spiritica!!!"
Vorrei idealmente dedicare, con rispetto ed ammirazione, questa mia articolata recensione a quell'uomo che si è fatto Maestro di Stile e "Guida Spirituale per riconoscere i tuoi film", per molti di noi che ci dilettiamo a mettere in fila parole in libertà per dare sfogo all'intima necessità di condividere con altri la passione infinita per il Cinema. Sto parlando del mitico Kekkoz, di cui consiglio, ai pochi ancora ignari, la frequentazione del blog: www.prejudice.splinder.com.
Ah, dimenticavo il voto.
Voto: 2
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