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Natale in crociera

Regia di Neri Parenti vedi scheda film

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La recensione su Natale in crociera

di scandoniano
2 stelle

Cinepanettone 2007: dopo lo scisma di Miami (che ha visto lo scioglimento del sodalizio Boldi – De Sica), Neri Parenti si ripresenta al cinema ambientando stavolta la solita mega-vacanza natalizia su una Costa Crociere. Il tutt’altro che velato sponsor (insieme alla Acer, Air One, Garmin, Calzedonia e qualche altro meno generoso) è servito a tranquillizzare Parenti dall’ansia di prestazione (recuperare la metà dei soldi di chi a Natale ha preferito Boldi e Vanzina). Intorno all’enorme operazione di product placement, c’è anche una storia, che è la solita accozzaglia di intrecci banali che girano attorno al tradimento, alla misoginia, al lusso: De Sica pur di andare in vacanza con l’amante Yespica, accompagna il depresso cognato Siani, fratello della Brilli; dall’altra parte, Hunziker e De Luigi nonostante si odino, alla fine si sposano e finiscono come Cast Away (col timido sponsor Diadora a sostituire il Wilson che faceva compagnia a Hanks). I personaggi sono tutti irritanti. Il più bravo è Siani, se non altro perché fa se stesso: uno sboccato napoletano che abituato alle vacanze a Varcaturo si ritrova improvvisamente proiettato ai Caraibi. La simpatia dell’attore partenopeo è l’unica a strappare risate (forse anche per l’effetto novità); De Luigi e la Hunziker non fanno altro che riportare “Love Bugs” sul grande schermo, la Brilli non si vede praticamente mai, la Yespica mostra il meglio di sé (tra parei e tanga), De Sica riesce nell’intento di mixare bene le mossette irresistibili di papà Vittorio (mutatis mutandis, per carità) e il vigile Urbano della TIM (addirittura col tormentone “aiutatemi!” a chiudere una scena). Insomma oltre alle location e all’avvenenza della Yespica, il film è un calderone di banalità ritrite, col finale decisamente scontato. Almeno, magra consolazione, c’è meno volgarità di quanta ce ne si attenda.

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