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Torino violenta

Regia di Carlo Ausino vedi scheda film

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La recensione su Torino violenta

di mm40
2 stelle

C'erano già stati un Milano violenta, un Roma violenta e un Napoli violenta (rispettivamente diretti da Caiano, Girolami e Lenzi), ora il semisconosciuto Carlo Ausino arriva con Torino violenta. Non se ne sentiva la mancanza ed è quasi superfluo aggiungerlo; soprattutto perchè si tratta di un lavoruccio senza capo nè coda, realizzato con perfino maggiore ristrettezza di mezzi rispetto a quelli dei suoi colleghi e per di più oramai per il poliziesco all'italiana siamo fuori tempo massimo: è già stato detto e fatto tutto, più e più volte. Si sono già visti la metropoli allo sbando, la polizia nel panico, la malavita indisturbata e tentacolare, lo sbirro stanco degli stretti limiti imposti dalle leggi che decide di farsi giustizia da solo, per non parlare del solito giro di prostituzione, ricatti, droga e minorenni... Nel cast il nome di spicco è quello dell'uruguaiano George Hilton, attivo nel cinema italiano dalla metà dei Sessanta, mentre in un ruolo minore c'è anche Franco Nebbia, personaggio tv che in quel periodo partecipò a qualche pellicola, senza però lasciare grandi tracce sul grande schermo. Soggetto, sceneggiatura e fotografia (da cui proveniva) di Ausino stesso; fra i collaboratori tecnici si rilevano i nomi di Stelvio Cipriani (musiche neppure brutte, ma certo non esaltanti) e di Eugenio Alabiso (montaggio). 2/10.

Sulla trama

Nella crescente spirale del crimine che travolge Torino, il commissario Moretti decide di cominciare a farsi giustizia con mezzi propri, scavalcando la legge. Ma un collega invidioso tenta di fermarlo: i due sbirri inevitabilmente si scontrano.

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