Regia di Shona Auerbach vedi scheda film
Una storia d’amore incondizionato, quello della giovane Lizzie per il sui bambino, a cui non vuole far scoprire la cruda realtà del mondo.
Immerso nell’atmosfera rarefatta, fredda, trasparente e quasi sognante, senza tempo, di un paesino scozzese, DEAR FRANKIE è un piccolo capolavoro sui sentimenti, un film-rivelazione, una piacevolissima sorpresa.
Una favola toccante, garbata, malinconica e silenziosa come il mondo del piccolo protagonista. Un mondo silenzioso all’esterno, ma ricco di suoni nel profondo del suo cuoricino, i suoni delle parole scritte ad un padre che non c’è, che vaga, forse, tra mari e terre sconosciute, le cui immaginate avventure colorano la fantasia e la vita di Frankie.
E per rendere più vividi colori e avventure, per regalare un attimo di gioia ad un bimbo che non vede l’ora di incontrare il padre, basta una bugia, dettata dal troppo amore, che si trasforma, però, in una nuova speranza, splendida e luminosa, fatta di sorrisi, piccoli abbracci, foto ricordo, corse sulla riva, pietre lanciate sul pelo dell’acqua…e ha le fattezze di uno sconosciuto di poche parole, forse un po’ triste, impacciato e misterioso, ma capace di commuoversi ed amare. Forse un angelo.
Semplice, lineare, essenziale. Pochi mezzi e una location sospesa tra sogno e realtà, per un film che dice moltissimo e parla al cuore. Bellissima l'idea di utilizzare le lettere per far sentire la vera voce (interiore) del protagonista.
I bambini-attori, spesso, sono delle vere rivelazioni e regalano interpretazioni memorabili, il piccolo Jack McElhon non è da meno!
Bravissimo. Poche parole ma tanti sguardi. Recitazione sommessa, sottotono, minimalista, ma estremamente espressiva. Indimenticabile l’attonito e amaro stupore con cui guarda Lizze/Emily Mortimer dopo la sconvolgente rivelazione sulla sordità di Frankie.
La sua splendida e sentita interpretazione regala emozioni e tratteggia benissimo il tormento, la paura e il grandissimo amore di una madre forte e coraggiosa.
Idee chiare, tocco leggero, sceneggiatura accattivante sfruttata al meglio e ottima scelta degli attori.
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