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La guerra dei mondi

Regia di Steven Spielberg vedi scheda film

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La recensione su La guerra dei mondi

di rflannery
6 stelle


I marziani attaccano la Terra: un padre deve salvare i propri due figli.,Un altro grande film targato Steven Spielberg. Due ore di tensione senza momenti morti, effetti speciali di grande impatto ma non debordanti, Spielberg ancora una volta si dimostra il regista più capace nell’unire “l’utile al dilettevole”. Lo spettacolo a un giudizio sulla realtà. Una costruzione narrativa – anche questa, un marchio di fabbrica del regista di ‘E.T’., perfetta. Un meccanismo ben oliato, nonostante pochi personaggi in campo (a parte Cruise, la Fannig e Chatwin, sono poco più che comparse Robbins e la Otto). Un film spettacolare, che si inserisce nel solco della grande fantascienza americana del Dopoguerra e che con questa condivide scenari cupi, eventi apocalittici e soprattutto, mostra un clima segnato dalla paranoia e dal sospetto. Una volta era il timore dello scoppio della Terza Guerra Mondiale e film come ‘L’invasione degli ultracorpi’ o ‘La “cosa” da un altro mondo’, nascevano da un sentimento di inquietudine collettiva. Ora sono le Torri Gemelle e la possibilità di un nuovo, pesante attacco terroristico. Tanti i riferimenti posti nel film con evidenza, dalle domande tremanti che i due figli pongono a Ray, “Sono stati i terroristi ?”, alla sequenza, terribile, dei resti di un aereo tra le macerie dei palazzi, fino al dolore delle foto dei dispersi sui muri della città, ‘La guerra dei mondi’ incarna se non lo spirito dell’Occidente, almeno lo spirito dell’America media (il protagonista svolge un lavoro umile), dopo l’11 settembre. Eppure, come spesso avviene nell’ultimo Spielberg, accanto a riferimenti a contesti famigliari difficili (il cinema di Spielberg da ‘Incontri ravvicinati’ in poi è sempre un film di padri in cerca o in rotta con i figli), si registra anche l’apertura a un oltre misterioso e provvidenziale. Come in ‘Incontri ravvicinati del terzo tipo’, con cui ‘La guerra dei mondi’ condivide molto, dall’uso della luce, fino alla rappresentazione delle astronavi, molte domande rimangono senza un perché e il finale rimane avvolto da un’ombra di mistero. Ma quel che è certo, come affermerà la voce fuori campo sul finire della vicenda, è che tutto ha senso. Che le vite e le morti degli uomini, queste piccole, insignificanti creature di fronte all’universo intero, non sono state invano.

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