Regia di John Duigan vedi scheda film
In una Parigi stereotipata e posticcia come un parrucchino, un sapido giovine che fa l'amante appassionato e l'impavido eroe di guerra nonostante la faccia, rimembra la copula omnia dell'amata con tutti i personaggi del film nonostante guerre, morti, nazisti e partigiani, in compagnia di una saffica nasuta ballerina nonostante la zoppìa che vuole fare l'infermiera. Intanto 3 partigiani combattono contro i tedeschi con bombe a forma di merda, parigini con maglietta a righe orizzontali e baschetto d'ordinanza pittorescano uno scorcio di città, ballerine per strada, nazisti innamorati, coiti isterici, il tutto predetto all'inizio dallo sguardo strafatto di una chiromante da strada. Si passa dalla guerra civile spagnola al D-Day in due ore che sembrano dieci giorni, mezz'ora ancora e i patinati, inutili interpreti si sarebbero trovati a smutandarsi nella guerra del Vietnam. Rimpiango la Charlize Theron dello spot Martini, lì il filo del discorso si dipanava mostrando argomenti degni di nota, in questo film si avvolge alla gola dei paganti e tira fino all'asfissia.
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