Regia di Primo Zeglio vedi scheda film
Il conte di Ventimiglia, figlio del Corsaro Rosso, vuole vendicare la morte del padre dando la caccia al suo assassino, il filibustiere Van Hais. Quando lo trova, per aver salva la vita l'uomo gli dà una notizia inattesa: la sorellastra del conte si trova a Maracaibo.
Un cappa & spada all'italiana: ritmo e azione in uno scenario vagamente esotico, mezzi a disposizione limitati e tanto mestiere per imbastire una storia avventurosa che distragga lo spettatore per un centinaio di minuti circa, con lieto fine assolutamente garantito al cento per cento. Dietro la macchina da presa c'è Primo Zeglio, già nel filone con La vendetta del corsaro (1951) e, dopo Il figlio del corsaro rosso, anche co-regista di Morgan il pirata (1960): una garanzia, insomma, se non di successo quantomeno di apprezzabile artigianato. Lex Barker, Vira Silenti, Luciano Marin, Sylvia Lopez, Fanfulla, Saro Urzì e Livio Lorenzon sono i nomi più interessanti nel cast; al copione collabora un terzetto composto dal regista, Fede Arnaud e Alberto Liberati. Retoriche al punto giusto le musiche di Roman Vlad, fotografia a colori di Carlo Carlini; si segnala il nome di un interessante giovane aiuto regista: Sergio Leone. 3/10.
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