Regia di Daniel Burman vedi scheda film
Ariel è un ragazzo argentino ebreo che fa il commesso nel negozio di biancheria intima della vecchia madre. Il negozio si trova all'interno di un centro commerciale, dove si trovano vari altri esercizi commerciali; c'è l'Internet shop gestito dalla bella Rita e da un anziano signore, c'è il parrucchiere gestito dagli italiani, c'è il bar dove non fanno buoni panini, c'è la cartoleria che rischia di chiudere. Ariel soffre la mancanza del padre, scappato quindici anni prima in Israele. Un giorno il padre di Ariel, Elia, decide di fare ritorno in Argentina e Ariel scopre che non era scappato così di sana pianta, ma che la madre l'aveva tradito col cartolaio... Commedia argentina che ha effettivamente qualche buona idea e una certa vitalità, ma che contemporanemante abbonda di tempi morti e di dialoghi zeppi di citazioni e/o di carattere religioso che la appesantiscono infinitamente. Nonostante il film duri solo un'ora e mezza, sembra che non finisca mai. Insomma, il buon cinema d'autore meglio cercarlo altrove.
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