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Lezioni private

Regia di Vittorio De Sisti vedi scheda film

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La recensione su Lezioni private

di mmciak
4 stelle

"Lezioni private" diretto nel 1975 da Vittorio De Sisti,
devo dire che non mi è piaciuto.

La storia si svolge negli anni '50 e racconta
che che il diciottenne Alessandro Corsini
è iscritto al conservatorio,ed è interessato
più alla musica che al sesso.

Intorno a lui ci sono la vivace coetanea Emanuela,il
fratello di lei Gabriele e una servetta di casa.

Ma quando in classe si presenta la nuova insegnante di
piano Laura Formenti,Alessandro sembra interessato
alle sue lezioni,e la madre gli organizza lezioni
private.

Il Film è prodotto dalla T.R.A.C. Srl,perciò una
piccola produzione per un budget risicato,e si vede,
in cabina di regia il mestierante Vittorio De Sisti,
che realizza una specie di "Soft Core" miscelato
con i nipotini di "Grazie Zia" e "Malizia",
e ambienta la vicenda in questo ambito scolastico
questa storia dove il sesso è l'argomento base di tutto,
e l'obbiettivo e raccontare i pruriti
sessuali dei diciottenni e non solo,perché anche
gli altri,tipo il padre e lo Zio lo fanno spesso.

Purtroppo però il tutto è inconsistente,
con una regia invisibile che è più attento
alle grazie delle donne che per tutto il resto,
ma nel concreto non esiste sceneggiatura perché
è tutto approssimativo e ci accorgiamo che siamo
negli anni '50 solo per i poster e perché c'è qualcuno
che le nomina,anche se non sembra.

Infatti l'emblema del sesso è la allora
40enne Carroll Baker,l'ex "Baby Doll"
che già allora rappresentava quello,
anche se in un modo diverso,e all'epoca
era il periodo che lavorava molto in
Italia in tutti generi e anche in Z Movie come questo,
e in queste vesti è a suo agio,e il suo personaggio
è ricattato dallo studente Gabriele che dopo aver scattato delle
foto compromettenti,e gli fa fare delle cose imbarazzanti
proprio per Alessandro.

Invece nella parte del protagonista Alessandro Corsini
c'è Rosalino Cellamare,futuro Ron,qui alla sua prima parte della carriera
prima di intraprendere il canto,praticamente questo
anticipa il suo futuro perché tratta di musica
dentro al conservatorio,intorno a lui c'è
un Cast di tutto rispetto che sembra che
tutti gli Attori,compresa la Baker,doveva
pagare il mutuo,perché ti domandi cosa ci stanno
a fare in un prodotto del genere.

Insomma nel ruolo del padre c'è Carlo Giuffrè,
che domanda al figlio solo come sono le ragazze
e parla sempre di sesso,in quello dello Zio
il mitico Renzo Montagnani che interpreta lo
Zio Giulio,che l'avranno messo per ragioni
commerciali,infatti avrà fatto un giornaliero
e Leopoldo Trieste,che fa tristezza vederlo
nella parte dell'esibizionista o dello
"sporcaccione" che è con l'impermeabile
che se lo apre ogni volta quando vede
una donna e non solo,insomma lontano
dalle sue grandi interpretazioni.

Poi figurano anche:
Leonora Fani-Femi Benussi-Constantina Petkova-
Rossano Jalenti-Luisa Pesci-Riccardo Mangano
e Emilio Locurcio.

In conclusione un Film mediocre,che cerca
di andare sulle tracce di "Malizia" senza
riuscire e che non è né carne,né pesce,
e che dove l'unica cosa che diverte è l'apparizione
di Montagnani,per il resto è prevedibile anche
nel finale e non sorprende per tutto l'arco della
vicenda,e la regia è anonima ed è più interessato
alle grazie delle donne che per tutto il resto,
insomma evitare con cura anche per evitare certe
tristezze nel vedere alcuni Attori.

Il mio voto: 2.

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