Regia di Jean-Marie Straub, Danièle Huillet vedi scheda film
Umiliati: una recitazione declamatoria scandisce la nitidezza dialettica che si fa melodia. L'elemento cinematografico (ossia, dinamico) è l'incedere musicale della parola secondo lo scorrere degli attimi, che accompagna lo sviluppo temporale dei pensieri. L'espressione verbale è colorata non dalle sfumature delle emozioni, bensì dall'alternarsi delle modalità armoniche, come nei vari movimenti di una sinfonia. La voce degli attori sale e scende le ottave, tra il "piano" e il "forte", con pause ritmiche che sembrano dettate dalle leggi di una metrica nascosta.
Un insieme di dialoghi incentrati sull'atavico rapporto tra l'uomo e la terra, che viene rimesso in discussione dalle norme amministrative, dalle logiche politiche e dalle esigenze economiche della società italiana post-bellica.
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