Regia di Gabriele Salvatores vedi scheda film
Interessante seppur imperfetto esperimento giovanile di colui che diverrà uno dei cineasti più importanti del cinema italiano contemporaneo.
Nel 1981 il giovane Gabriele Salvatores portò a teatro, prima a Milano poi in tour, una sua versione molto particolare del “Sogno di una notte d'estate” di William Shakespeare. Nel 1983 provò a riproporlo in versione cinematografica, facendo peraltro così il suo esordio dietro la macchina da presa, in chiave musical. Ne venne fuori un prodotto fantasioso e ironico, anche se non pienamente riuscito, accompagnato da bellissime musiche di Mauro Pagani (diciamo pure che sono queste il punto forte del film). Tanti i voti non noti ma che presto lo diventeranno: Giuseppe Cederna, Luca Barbareschi, Claudio Bisio... Gianna Nannini è invece irriconoscibile finché non incomincia a cantare. Un interessante esperiemento giovanile di colui che diverrà uno dei cineasti più importanti del cinema italiano contemporaneo.
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