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Il Principe e il pirata

Regia di Leonardo Pieraccioni vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il Principe e il pirata

di axe
5 stelle

Pierino, anziano imprenditore dedito ad affari loschi, è costretto a fingersi morto per sfuggire a pericolosi creditori. Rende partecipe della situazione il figlio Leopoldo, al quale chiede di recarsi in una località della Valle D'Aosta per vendere un quadro "ereditato", insieme al fratellastro Melchiorre, detto Gimondi. Leopoldo rimane interdetto. Non sapeva, infatti, di avere un fratello, per di più "frequentatore abituale" di riformatori e carceri. Pertanto, raggiunge Palermo, dove l'attende Melchiorre, in permesso premio, e riparte con lui in direzione della Valle D'Aosta, in un viaggio pieno di incontri particolari. Una commedia "on the road", diretta da Leonardo Pieraccioni, interpretata da quest'ultimo e da Massimo Ceccherini, che ho trovato più gradevole rispetto altre opere del regista ed attore fiorentino, ma poco "consistente". Tema principale è l'evoluzione del rapporto tra i due fratelli, che non si sono mai conosciuti ed hanno alle spalle vite molto diverse. Leopoldo è un maestro di scuola elementare, di buon carattere, con un matrimonio fallito, un figlio e molti rimpianti alle spalle; la sua lieve malinconia contrasta con l'esuberanza di Melchiorre, una "simpatica canaglia" sempre pronta a sfruttare l'occasione. Dopo qualche incomprensione iniziale, i due fratelli iniziano ad andare d'accordo; un accordo, però, sempre fragile, basato sulla consapevolezza e parziale accettazione delle differenze, che riguardano i loro trascorsi e le loro abitudini e prospettive. La vicenda è poco realistica. Dopo aver mostrato una Sicilia stereotipata, popolata di piccoli lestofanti, le inquadrature si spostano in Campania, nella villa di un improbabile boss incredibilmente comprensivo verso il puntiglioso Leopoldo; risalendo l'Italia i due finiscono in una località di mare, dove è, con il figlio ed nuovo compagno, Chiara, la ex-moglie di Leopoldo, quasi in trepidante attesa di riconciliarsi con il protagonista. Nel frattempo, entra nella vicenda anche Melanie, amica ed innamorata di Melchiorre. L'epilogo è assolutamente prevedibile; i due fratelli s'impossessano di un bel bottino, da dividere con altri; Leopoldo potrebbe far parte del gruppo, in procinto di abbandonare l'Italia per tentare la fortuna altrove, ma rinunzia per tornare dalla famiglia. Alcune sequenze un po' volgari stonano con le tonalità garbate della commedia. Leonardo Pieraccioni interpreta il suo classico ruolo del "giovane" ormai non più tanto giovane, che guarda al passato con un po' di rimpianto e malinconia; ho apprezzato di più Massimo Ceccherini, nel ruolo di un personaggio cui non si può voler male, nonostante ogni tanto combini qualche marachella. I novanti minuti del film trascorrono veloci, tra bei panorami di un'Italia che in realtà non esiste e qualche risata, strappata da sequenze particolarmente azzeccate; ma, in fondo, rimane poco.

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