Regia di Eros Puglielli vedi scheda film
Dove risiede tutta la conoscenza del mondo? Nelle aule accademiche dove qualche trombone insegna filosofia teoretica o nell'ineffabilità delle filosofie orientali e New age? Con piglio tra lo stravagante e il giovanilistico e registro da fumettone, Eros Puglielli racconta a modo suo una foucaltiana volontà di sapere che porta parallelamente il leader di un complesso rock di Roma (Bonini) ed un eterodosso paraplegico di mezza età (Guain) verso la ricerca di una guida spirituale, mentre la nipote dell'uomo in carrozzella (Mezzogiorno) rimane abbacinata da un suo professore universitario magniloquente e teatrale (un Albertazzi che rappresenta il maggiore godimento del film). Lo zio e il rockettaro hanno infatti visto un U.F.O. che ha salvato loro la vita. Il primo inizia a compiere miracoli a casa della nipote presso la quale è ospite, mentre l'altro abbandona il gruppo.
Al suo secondo lungometraggio, Puglielli insiste a giocare su uno spirito iconoclasta con troppe concessioni alla simpatia a tutti i costi. Il minestrone di caricature, satira e moltissimo grandangolo è fracassone e grintoso ma anche troppo sgangherato per sembrare davvero un film.
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