Regia di Christopher Nolan vedi scheda film
Potente riflessione di Nolan sul potere dell'uomo. Il film parla del fisico Oppenheimer, colui che creò la bomba atomica sganciata su Hiroshima e Nagasaki, dal processo di creazione all'uomo stesso. Tormentato prima durante e dopo la creazione, Oppenheimer è afflitto e alienato e il regista gioca col fuoco, con l'immagine, col sonoro, coi primi piani di Cillian Murphy (bravissimo), con le esplosioni. C'è un momento in cui, chiusi in una stanza, uomini discutono sui luoghi dove sganciarle, le bombe, quali città scegliere per sperimentarle, le dinamiche, le cose da dire, i numeri, i civili che moriranno e tanto altro e lì, Cillian Murphy, totalmente assente, sembra pensare che forse è proprio quello il luogo dove indirizzarle!
Sterili le polemiche di Spike Lee, sulla mancata citazione delle vittime giapponesi ... il fisico affonda il piede in un corpo carbonizzato in una scena potente che basta e avanza. Il mondo è cambiato e la scienza si è macchiata, non è più innocente (ma non lo era già, e da tanto). Il limite è superato. La moralità andata. L'etica annullata. L'uomo diventato morte.
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