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The Skulls. I teschi

Regia di Rob Cohen vedi scheda film

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La recensione su The Skulls. I teschi

di Utente rimosso (cinerubik)
5 stelle

Da tempo, The Skulls, giaceva nella mia videoteca non per scelta ma con la scomoda "etichetta" di "allegato ad una rivista". Ieri ho deciso di visionarlo e la prima impressione è di averlo fatto in ritardo di almeno una decina di anni. The Skulls è un thriller  diretto da Rob Cohen (Dragonheart, Fast and Furious, XXX) ben confezionato e che si avvale del misterioso e affascinante mondo parallelo delle società segrete studentesche per incuriosire lo spettatore. Tuttavia sembra destinato a un pubblico giovane e non lo dico per il contesto studentesco ma per il taglio che viene dato alla storia, per il tipo di rapporto tra i personaggi e anche per un leggero senso di "già visto" che potrebbe far storcere il naso a chi ha la visione di un maggior numero di film di questo genere alle spalle. Il protagonista è Joshua Jackson attore completamente rimosso dalla mia memoria e fatto riaffiorare da mia moglie che alla domanda "dove diavolo l'ho già visto questo tizio?" mi ricorda essere stato uno dei protagonisti di Dawson's Creek, telefilm sentimentale adolescenziale che lei guardava vent'anni fa. Joshua (tutto sommato bravino) interpreta Luke McNamara, ragazzo "stretto nella morsa" dei prestiti universitari e da sempre abituato al guadagno conseguito con sacrificio e durissimo lavoro (nella vita, sport, studio), che vede spalancarsi davanti a sé l'opportunità di entrare a far parte della prestigiosa e storica "setta" dei Teschi. Sarebbe per lui un'opportunità di cambiare il proprio status e poter attingere a suo vantaggio ad importanti "rubinetti finanziari" in grado di sovvenzionare i suoi studi. Durante l'iniziazione, Luke fa la conoscenza di Caleb Mandrake (Paul Walker), un "figlio di papà", protetto più che viziato e incline alla ribellione che, come lui, mostra grande coraggio. Accettando di far parte della segretissima società, Luke, accetta di divenire reticente con i suoi migliori amici e da subito entra in forte contrasto con il suo migliore amico Will. Un gravissimo fatto di cronaca nera, apparentemente legato alla società dei teschi, spinge il ragazzo a un esame di coscienza e a scegliere tra i valori della lealtà e dell'amicizia contro il fasto e le tradizioni bigotte e della setta. Luke, troppo tardi, scoprirà che non è così facile voltare le spalle ai Teschi. Il film è ben diretto ma non entra a fondo nelle questioni. Ad esempio i contrasti tra Luke e Will accadono (sembra) per volontà di copione ma senza una motivazione credibile. In sostanza si "forza" un po' qua e là. Si cercano di privilegiare ritmo e azione e si smarrisce un pizzico di realtà. Amicizie che si sgretolano come castelli di sabbia al soffiare della tramontana, giochi di potere sostenuti da stereotipi piuttosto fasulli e la solita entità onnisciente che crea un retaggio come nemmeno la Stasi avrebbe saputo organizzare. Per la verità un'idea c'è e affascina ma nel disperato tentativo di far sussultare lo spettatore si passa dal Coup de théâtre al rasentare la pagliacciata e manca quell'equilibrio che nell'esagerare le situazioni è impossibile mantenere. Nel film hanno un ruolo secondario anche due attori esperti come Craig T. Nelson e William Petersen che danno vita ad una stereotipata rivalità per la "poltrona". Io non lo consiglio poiché non è davvero niente di speciale pur non essendo nemmeno inguardabile.

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