Regia di Joanna Hogg vedi scheda film
Anna, londinese in crisi con il compagno, decide di trascorrere una vacanza in un casale nella campagna toscana, insieme a un’amica e alla famiglia di quest’ultima. La vacanza, poco alla volta, si trasformerà per lei in qualcosa di penoso.
Unrelated dipinge il quadro di una dolorosa solitudine esistenziale: la protagonista è una donna sola, che cerca, ma invano, di uscire dall’angolino in cui la vita sembra averla confinata. Proprio il contatto con la gioventù che popola il casale, ovverosia con i figli della sua amica, farà emergere con prepotenza i suoi dubbi e i suoi fantasmi interiori. In primis, Anna cercherà contatto con questi adolescenti, facendosi coinvolgere dalla loro allegria e spensieratezza, ma si renderà presto conto che una distanza siderale la separa da loro. Non solo, il contattato con i giovani aprirà quella che è la sua più grande ferita interiore, destinata a palesarsi nell’ultima parte della vicenda: lei di figli non ne può avere, non sarà mai una donna realizzata e completa come la sua amica. Unrelated è un film delicato, poetico, di una tristezza indefinibile e sussurrata, che si mischia con le immagini bucoliche di una Toscana la cui bellezza rimane sempre al di là, qualcosa di magico e allo stesso tempo impossibile da afferrare.
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