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Midday Demons

Regia di Rossella De Venuto vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Midday Demons

di undying
7 stelle

Esordio in regia per un'autrice particolarmente ispirata, che riesce a tradurre in film un'affascinante sceneggiatura. Coproduzione tra Italia e Irlanda, girata nel 2013 come Controra e riproposta recentemente al Trieste Science+Fiction Festival come Midday demons.

 

locandina

Midday Demons (2018): locandina

 

L'affermata pittrice Megan (Fiona Glascott) decide di lasciare l'Irlanda qualche giorno, per visitare in Puglia la casa del marito italiano Leo (Pietro Ragusa). Megan conosce così il cognato Nicola (Federico Castelluccio), prete di professione e scopre che la vocazione religiosa sembra essere ereditaria, dato che anche uno zio deceduto di Leo, Domenico, è causa di una canonizzazione sulla quale sta indagando Albert von Galen (Ray Lovelock). La solare ambientazione pugliese sconvolge Megan, abituata ad un clima ben diverso. Sculture macabre, foto di famiglia datate, l'ambiente cupo e misterioso del palazzo di famiglia contribuiscono a rendere Megan sempre più inquieta. Quando Leo gli parla della "controra", ovvero quel momento della giornata in cui il sole è a picco e leggenda racconta manifestarsi le ombre dei defunti, Megan inizia ad avere strane visioni che riporta su improvvisati disegni. Tra suggestioni ambientali e sogni notturni, mano a mano che Megan traccia sui fogli le immagini, si vanno a comporre pezzi, frammenti di una macabra realtà che circonda proprio padre Domenico, ormai prossimo alla santificazione.

 

"Dicono che dimenticare, è come non aver vissuto." (Megan)

 

Fiona Glascott

Midday Demons (2018): Fiona Glascott

 

Nel 2013, con il contributo del fondo cinematografico europeo, Rossella De Venuto ha l'opportunità di esordire in regia -forte di una coproduzione con l'Irlanda- trasformando in film una bellissima e suggestiva sceneggiatura. Ne esce questo interessante Controra - House of shadows, film dalle atmosfere volutamente misteriose, che punta a generare spavento nelle ore più luminose della giornata. Le bellissime ambientazioni pugliesi (ma con inserto anche a Bolzano, presso un malinconico ospizio) e un cast molto preparato (ottimi sia la Glascott che il compagno Ragusa) nel quale è piacevole ritrovare -in un sostanzioso cameo- Ray Lovelock (1950 - 2017), costituiscono elemento fondamentale per la riuscita del film. La De Venuto dimostra padronanza del mezzo, girando con eleganza una serie di momenti che si rifanno al J-horror e riuscendo, grazie ad un doppiaggio misto (italiano, inglese e in minima parte anche tedesco) a rendere quasi tangibile il progressivo disagio vissuto dalla protagonista. Protagonista che, man mano che la terribile realtà prende corpo, manifesta un costante cambiamento estetico: l'avvicinarsi alla conoscenza è per lei causa di un decadimento mentale, che va di pari passo con quello fisico.

 

controra-immagine-3

 

Ma Controra non è solo un horror efficace, bensì un ritratto dell'influente potere ecclesiastico che soggioga -in particolar modo- i paesi del Sud Italia. E la terrificante chiusa, con beatificazione di padre Domenico a danno della vita di Megan, è una evidente e lucida riflessione sull'ipocrisia che si nasconde spesso dietro una religione che ben poco ha a che vedere con Dio, quanto piuttosto con il distorto e criminale comportamento umano. Nonostante l'ottima qualità del prodotto, Controra -a parte una fugace e limitata comparsa nelle sale nel giugno del 2014- è rimasto confinato a qualche proiezione di festival in Svizzera ed Irlanda. Dopo sei anni, l'1 novembre 2019, con il titolo mutato in Midday demons, ricompare al Trieste Science+Fiction Festival. Da parte nostra, auguriamo alla talentuosa De Venuto che il film possa trovare adeguata distribuzione in home video.  

 

"QUI

Nella speranza dell'eterno

I resti umani si confondono nel tempo

Livellatrice la morte

Pregate

A MCMXIII D" (Iscrizione su una cripta, ripresa durante un funerale)

 

locandina

 

"Non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne." (San Paolo)

 

 

F.P. 12/11/2019 - Versione visionata in lingua originale - inglese/italiano/tedesco (durata: 84'13")

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