Espandi menu
cerca
L'odore della notte

Regia di Claudio Caligari vedi scheda film

Recensioni

L'autore

galaverna

galaverna

Iscritto dal 20 ottobre 2004 Vai al suo profilo
  • Seguaci 16
  • Post -
  • Recensioni 1435
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su L'odore della notte

di galaverna
7 stelle

Il film "di mezzo" nella trilogia di Calegari, che qui non raggiunge l'empatia di "Non essere cattivo" nè la disperazione di "Amore tossico" ma che comunque restituisce un efficace racconto di una criminalità romana senza velleità politiche o rivoluzionarie, ma con il semplice bisogno di avere sempre soldi facili a disposizione

Claudio Caligari nella sua esigua produzione cinematografica, dopo il pugno nello stomaco di "Amore tossico" dell' 83, torna 10 anni dopo con una storia che si ispira alle vicende della banda di criminali romani della cosiddetta "Arancia meccanica", autori di rapine cruente ai danni di ricchi e potenti capitolini. Valerio Mastrandrea, al suo primo vero ruolo drammatico, è tutto sommato credibile nella parte di un ex poliziotto che diventa un capo-banda implacabile e senza tentennamenti, figlio di una borgata dove trova gli altri complici di sventura alla continua disperata ricerca di soldi facili (tra cui i giovani attori emergenti Giallini e Tirabassi). Il desiderio di mettere la testa a posto è sempre dietro l'angolo, ma l'occasione di aprire un bar sarà foriero di altri debiti e di conseguenti nuove rapine (tra cui quella a Little Tony che qui interpreta sè stesso). Un film asciutto e senza fronzoli, forse fin troppo asettico rispetto al successivo "testamento" di Caligari, quel "Non essere cattivo" dove emerge un maggior spessore nel costruire i personaggi ed anche una certa più palpabile empatia con il mondo dei disperati che si danno una facciata di duri, ma che poco alla volta sciolgono le proprie velleità criminali come neve al sole.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati