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Un giorno di pioggia a New York

Regia di Woody Allen vedi scheda film

Commenti brevi
  • Una coppia che si ama più che altro col cervello, due giorni a Manhattan progettati nei minimi dettaglii, e una serie di incontri imprevisti e chiarificatori.

    leggi la recensione completa di Baliverna
  • Una breve osservazione non riguardo al film ma all'approfondimento. Non si potrebbero evitare stereotipi come "i piccioncini"?

    commento di briareo
  • Simpatico, ma prevedibile. Sembra Woody voglia far rivivere se stesso. 6

    commento di Brady
  • Non uno dei migliori, ma un film di Woody Allen è sempre piacevole da vedere.

    commento di corradop
  • Ennesima palla di Allen, una seduta perpetua di psicoanalisi con personaggi di plastica che si vedono solo nei suoi film, noiosi ed insopportabili.

    commento di Gnaulz
  • Commedia romantica abbastanza mediocre con i giovani attori non al meglio. Dialoghi a raffica e trama sbrigativa con finale brusco. Voto 6+

    commento di Fabious
  • Non è Manhattan 2 ! vero, ma grazie alla fotografia di Storaro che disegna magiche visioni d'interni ed esterni newyorkesi ed illumina i volti, nonostante la pioggia, di bei giovani bravini a recitare, magari un po' fuori parte, il film si lascia vedere ma manca qualcosa ..Forse una buona sceneggiatura? Un Woody Allen medio.

    commento di marco bi
  • Ancora con "piccioncini"...

    commento di vulgrino
  • “La vita reale è per chi non sa fare di meglio.”

    leggi la recensione completa di mck
  • Ammetto che tutti i commenti negativi che ho letto sono verosimili ( sa di già visto, cliché, di maniera, qualche forzatura, ecc..) e allora perché questo film mi è piaciuto? Forse perché pur essendo un 'Allen minore' siamo comunque dieci piani più in alto rispetto alle commedie amorose da quattro soldi che ci propone il cinema negli ultimi anni.

    commento di Maurisurf
  • Storia d'amore a New York. Niente di nuovo ,ma il tocco magico del grande regista americano si sente.

    leggi la recensione completa di Furetto60
  • un po' fiacco e con poche mosce battute, l'ultima fatica di Allen riesce comunque a stare a galla, nonostante i cliché ormai usurati e qualche errore di edizione e montaggio...almeno fino al tremendo finale, frettoloso e svogliato, che la fa sprofondare nell'abisso dell'inutilità.

    commento di giovenosta
  • Dov'è andato a finire Woody Allen ? Dove scorgere quell'intelligenza viva che sapeva trasformarsi in ironia corrosiva contro i vizi e i vezzi dell'alta borghesia metropolitana ? Le cerco queste cose, ma non le trovo. Centellinate in piccole dosi negli ultimi film. Come in questo, dove si ritorna a casa ma senza indossare il talento migliore.

    commento di Peppe Comune
  • Un Woody Allen in tono minore: il tocco del maestro c'è ma si sente meno che in passato. Forse gioverebbe cambiare registro?

    leggi la recensione completa di George Smiley
  • La (solita) commedia (quasi) perfetta di Woody Allen

    leggi la recensione completa di siro17
  • Questo Woody Allen è stato già visto.

    leggi la recensione completa di Poveropaolo
  • Due giovani americani chiedono a New York come si fa a cambiare rimanendo se stessi.

    leggi la recensione completa di luabusivo
  • Una piacevole commedia, in perfetto stile Woody Allen,  sullo sfondo una suggestiva New York 

    commento di JoePerry
  • Commedia romantica e sofistica, ennesima rivisitazione delle tematiche ed atmosfere tipicamente alleniane, a partire dall'amore incondizionato per New York, intrattiene piacevolmente con garbo e intelligenza, trovando il giusto equilibrio tra ironia e ricercatezza.

    leggi la recensione completa di port cros
  • Non so cosa mi succede ma di fatto purtroppo il cinema dell’ultimo Allen riesce raramente a farmi emozionare (come ai suoi tempi d’oro e dopo Blue Jasmine per me è stata calma piatta: sì anche questa sua ultima fatica che si eleva un poco dalla media (ben scritta, ben dirette interpreta) non è riuscita a compiere il miracolo.

    commento di spopola
  • Una onesta commedia senza grandi picchi...insomma nella norma e in linea con tutta la sua produzione.

    commento di ezio
  • Un Woody Allen manierista e poco ispirato.

    leggi la recensione completa di Malpaso
  • Da grande appassionato di Allen sarò essenziale. Uno dei suoi peggiori film di sempre, siamo dalle parti di un 'Harry a pezzi' o di un 'Celebrity'. Storia inesistente, sceneggiatura scadente e interpretazioni inconsistenti (mentre a volte Elle Fanning l'ho apprezzata). Come non bastasse, non strappa una risata. Anche a Woody ogni tanto succede

    commento di robros
  • Un film davvero banale, pieno di coincidenze e incontri impossibili (in un’enorme metropoli come New York).La trama del film si può sintetizzare con il classico fidanzatino sognatore-illuso che ha una fidanzata oca che apparentemente innamorata e fedele, in realtà non si pone alcun scrupolo ad accettare qualunque avance di ricchi/famosi di turno.

    commento di Falco00
  • Un autore parla solo attraverso le opere, che in libertà crea e diffonde. Se questo principio di elementare civiltà è valido per Cellini e Caravaggio come per Solgenitsin e Shostakovich, è altrettanto valido per Polanski e per Woody Allen.

    leggi la recensione completa di laulilla
  • Mescolando ottimismo e realismo, il regista di "Un'altra donna" inventa un altro uomo: disincantato, in cerca di sé eppure profondamente attento alla vita. Aggiungendo così un nuovo, riuscito ritratto del suo universo. Lontano dal cinismo e più vicino al quotidiano.

    leggi la recensione completa di maurri 63
  • Che sia uscito a novembre è stato un bene, le piogge autunnali gli si addicono, e la satira divertita, leggera e spiazzante sul mondo del cinema e le stupidotte tutte gridolini e singhiozzi davanti a qualunque bestione targato “pezzo grosso del cinema” è un capolavoro.

    leggi la recensione completa di yume
  • La bellezza dei film di Woody Allen è che li puoi vedere in qualunque contesto e apprezzarli allo stesso modo. Anche se per me il modo migliore per vederli è stare sulla poltroncina del cinema con un bicchiere di vino in mano, un romanzo di Emily Brontë nell’altra e una coppia di anziani che parlano di socialismo alle tue spalle. 4 su 5

    commento di Leman
  • La scelta disastrosa di Timothée Chalamet come protagonista appesantisce un film certamente non brutto, ma comunque da considerare minore nella eccellente filmografia di Woody Allen.

    leggi la recensione completa di silviodifede
  • Come si fa a non amare Timothée Chalamet nella sua interezza, composta da pezzi che uniti assieme danno la perfezione; una iconoclastica camminata antidivo con quei due piedoni sempre aperti alle 10:10, quella faccia sorridente e acuta con un naso netto, quel ribelle e michelangiolesco ricciolo destro, un pò unto, ma sempre fuori posto e giusto cos

    leggi la recensione completa di gaiart