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Charter

Regia di Amanda Kernell vedi scheda film

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La recensione su Charter

di alan smithee
7 stelle

TAORMINA FILMFEST 66 - CONCORSO LUNGOMETRAGGI
Alice è una bella quarantenne svedese reduce da una tormentata storia coniugale terminata con il divorzio e con la sua fuga, circostanza che l'ha messa nei panni del coniuge inadempiente ed inaffidabile, circostanza che le ha fatto perdere l'affidamento temporaneo dei due figli, in attesa della decisione finale, che la vede come coniuge soccombente.
Plagiati dal padre, i due ragazzi ostentano comportamenti freddi nei confronti della loro madre, ma quando il più piccolo si tradisce e la chiama piangente, la donna reagisce e, cercando di convincere anche la femmina ormai tardo adolescente, e caratterialmente più ostica e diffidente, li conduce in segreto verso un viaggio alle Canarie programmato all'ultimo momento (tramite il volo charter che dà titolo al film), con lo scopo di riacquistare la fiducia nei due e cercare di indurli a fare in modo che entrambi scelgano lei e non il freddo e perfido padre, da sempre mosso dal desiderio compulsivo ed ossessionato di punire l'ex consorte, levandole entrambi i figli.

Dopo lunghi momenti di diffidenza, anche quando i rapporti tra una madre considerata inaffidabile, e due figli sbalestrati e confusi, pare volgano verso il più totale fallimento, la donna riuscirà a far valere la sua impronta di madre tutt'altro che perfetta, magari disorganizzata e spesso improvvisata, ma completamente responsabilizzata nel suo ruolo di madre disposta a tutto pur di meritarsi una custodia che non può che rivelarsi l'unica soluzione equa per il bene dei propri figli.

C'era una certa attesa nei confronti della regista svedese di origine sami Amanda Kernell, classe 1986, balzata alla notorietà con il positivo riscontro del suo affascinante e misterioso, nonché almeno parzialmente autobiografico film d'esordio Sami Blood.
La vicenda, non certo nuova ma incalzante, riesce a rivelarsi incalzante grazie alla progressiva metamorfosi che caratterizzerà l'atteggiamento dei due ragazzi nei confronti della battagliera ed indomabile genitrice, a cui la bella ed energica attrice norvegese Ane Dahl Torp dà volto e corpo con una tenacia che la rende una vera forza della natura contro un complotto ordito da un ex compagno rancoroso fino al sadismo.
Una metamorfosi che viene a manifestarsi incalzata dal gelo, non solo metereologico, che nasce da una Svezia implacabile e formalmente impeccabile, e che è destinato a mutare assieme a clima geografico che caratterizza la nuova ambientazione mediterranea scelta dalla tenace protagonista come rifugio dall'incalzare degli eventi.
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