Regia di Alessandro Benvenuti vedi scheda film
Due anni prima del primo Grande fratello ed in contemporanea con l'uscita di The Truman show, Benvenuti (anche sceneggiatore, insieme ad Alberto Ongaro) mette in scena questa idea di tv invadente, becera, iperverista fino all'eccesso (all'enfatica proposizione - e trionfo - del nulla) e spiona, voyeurista senza mezzi termini. Però l'intuizione è mutuata dal modello della candid camera (al contrario di quella del film di Weir, che imposta la storia su un programma autenticamente senza canovaccio, basato esclusivamente sull'osservazione della vita quotidiana di un essere umano), ovverosia Benvenuti dà una finalità alla trasmissione che sta al centro delle vicende raccontate: una burla, uno scherzo; similmente, si fanno spesso riferimenti a Scherzi a parte, forse il più popolare programma di candid camera in Italia dai tempi dei suoi esordi con Nanni Loy negli anni '60. Insomma, Benvenuti azzecca sicuramente ciò che sta per accadere nelle nostre tv, ma il suo film non va molto oltre questa intuizione; la storia è piuttosto piatterella ed ha il suo pregio migliore - come spesso accade nei film del regista e attore toscano - nel cast: oltre alla compagna storica (in senso artistico) Athina Cenci troviamo Vito, Gaspare e Zuzzurro (curiosa scelta, ma riuscitissima), Marco Messeri, Umberto Smaila (perfetto col suo faccione grasso e sudaticcio per interpretare il regista tv senza scrupoli), Eva Robin's, richiamata (e giustamente) dopo il discreto successo di Belle al bar (1994), Flavio Bucci e pure Gassman e Tognazzi (Alessandro e Gianmarco: che credevate?). Musiche di Patrizio Fariselli (Area), ritmo forse un po' sottotono. 5/10.
Gruppetto di attorucoli falliti si ritrova invitato in una villa; qui crede di prender parte ad una rappresentazione in allestimento, invece è vittima di un'enorme e prolungata candid camera in diretta tv.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta