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Agente 007. Al servizio segreto di Sua Maestà

Regia di Peter R. Hunt vedi scheda film

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La recensione su Agente 007. Al servizio segreto di Sua Maestà

di massimo45
8 stelle

“Non era mai successo a quello di prima” la prima frase pronunciata rivolgendosi alla cinepresa dal nuovo interprete di James Bond e riferita al Bond di Sean Connery la dice tutta sull’iniziale scarso gradimento incontrato da questo film "Agente 007- Al servizio segreto di Sua Maestà", del 1969.

George Lazenby è il nuovo volto che sostituisce, per altro solo in questo film, quello di Sean Connery il quale tornò sullo schermo con la gioia dei suoi fans nel successivo “Agente 007-Una cascata di diamanti”. Connery aveva deciso di interrompere almeno momentaneamente la serie di 007 dopo i primi 5 film rendendosi conto che la figura di Bond gli stava stretta ed il pubblico non lo distinguevo ormai anche nella vita reale, personale ed artistica, da questo personaggio e per un certo periodo si diede al teatro.

Lanzeby, fotomodello australiano allora sconosciuto al grande pubblico, fu scelto per interpretare James Bond in questo film in seguito ad un incontro casuale con Albert Broccoli. Altri attori consultati dal produttore, tra i quali Roger Moore e Timothy Dalton, che avrebbero poi interpretato la parte in film successivi, erano in quel periodo indisponibili.

Lanzby non superò le recensioni della critica al confronto con il “mostro sacro” Connery anche se in realtà Il film, con una ottima sceneggiatura,  ebbe ugualmente successo da parte del pubblico, incassando complessivamente 87.400.000 dollari. Fu lo stesso Lazenby, del resto, che accettando di far parte ad Agente 007- Al servizio segreto di Sua Maestà aveva già rifiutato un contratto per altri film successivi della saga convinto che il mito di 007 stesse per volgere al termine.

Nel film James Bond deve tentare di sgominare nuovamente l’impresa criminale della Spectre il cui capo Blofeld (Telly Savalas) minaccia di scatenare una guerra batteriologica sconvolgendo l’agricoltura e l’economia mondiale. Bond per svolgere la sua missione penetrerà nel rifugio alpino di Blofeld spacciandosi per un esperto di araldica in grado di fornire al criminale prove di una sua agognata ascendenza nobiliare. Tra alterne vicende Bond porterà a termine la missione grazie anche alla collaborazione di un boss mafioso, Draco, suo futuro suocero (Gabriele Ferzetti). In questo film, infatti, Bond è coinvolto in una storia di vero amore con la compagna di avventure Tracy (Diana Rigg) figlia di Draco, giungendo infine a sposarla in un matrimonio da sogno e desiderando una vita serena.  Il finale, tuttavia, non è quello sognato né quello romantico che siamo abituati a vedere nei film di Bond, per la prima volta amaro.

Celebri e spettacolari sono diverse scene, tra le quali inseguimenti in sci sui versanti alpini da parte degli uomini della Spectre, scene automobilistiche rocambolesche sul ghiaccio, un folle inseguimento in bob nello stadio del ghiaccio. La sceneggiatura è più che apprezzabile, la trama è per più aspetti originale, così come valido il cast di attori che circonda Lanzeby e che nel loro ruolo appaiono superarlo. Personalmente penso che si possa giudicare positivamente un film anche indipendentemente dal valore del suo protagonista. 

Successivamente anche diversi critici rividero il loro iniziale giudizio negativo su questo film, così come diversi dei fans di 007 considerano oggi questo film uno dei migliori della serie, se non il migliore, ed il più aderente al romanzo di Fleming.

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