Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Appuntamento per una vendetta

di LucioLoLoryLore

7 stelle

A me è piaciuto abbastanza. Mi limiterò a dire che Angie Dickinson, in guepierre e calze nere... Si porta a casa un altro sceriffo ;-D In effetti richiama in più di una tematica "un $ d'onore" Il riscatto, la vendetta, la redenzione, l'aspirazione a un futuro migliore. Non sarà un capolavoro, ma la struttura è solida, ben scritta e ottimo il cast

Nel senso che non è solo di tutto rispetto, ma che lavora anche bene.

Accennavo non di certo ad un parallelismo, ma ad una certa analogia con il blasonato $ d'onore sí; ricorda molto i personaggi di quel capolavoro di Hawks.

Anche qui il riscatto, la vendetta, la redenzione infatti, accomunano i due protagonisti: il solidissimo Mitchum, che ho sempre visto come l'alterego più mite, meno machista, di John Wayne... ma che di certo non te le manda a dire quando serve... e il furbo, lesto e giovanissimo Robert Walker Jr, che avevo visto proprio ieri in una puntata di un TF western, "La grande vallata". L'intesa tra i due attori è forse la migliore qualità della pellicola.

Il primo deve fare i conti con chi gli ha ucciso il figlio; il secondo invece, vuol rendere il favore, all'amico che lo ha lasciato solo in balia di una ventina di soldati Messicani incacchiati: l'amico in questione ha il volto - già ben caratterizzato dalle rughe - e la faccia da schiaffi - di David Carradine (ma è mai stato giovane quello?!) Che faccia da carogna la sua!

Inoltre, tra il ragazzo e il maturo comprimario, si instaura un rapporto quasi figliare.

E non anticipo il finale.

Mi limiterò a dire che pure questa è una redenzione: il ragazzo viene da una vita spesa tra i tavoli da gioco e razzie di cavalli; la vita dell'uomo è stata a lungo segnata dal dispiacere della perdita dell'unico figlio, per un vile assassinio... Insieme i due, superate le iniziali diffidenze, si adopreranno per perorare l'uno la causa dell'altro. Salvo che la giudiziosa esperienza del maturo uomo di legge, si farà fin da subito carico dell'avventatezza del giovane.

E non dirò nemmeno chi si scoprirà poi esser quell'assassino...

L'altra coppia invece, quella formata da

Angie Dickinson e Robert Mitchum, coppia inedita per la mia memoria che non arriva così lontano, troverà solo con lo scorrere del film una buona affinità... che culmina nel finale declinato al sentimentale, anzi, al matrimoniale, proprio come accadeva in "un $ d'onore".

Ma guarda caso, la mise è la medesima! ;)

Il personaggio della bella, quasi disegnata Angie Dickinson, è Lily, una ballerina di saloon, e quotata meretrice al soldo - e servizio - di un "impresario" manesco.

Lei rappresenta invece l'aspirazione alla redenzione, ad un futuro migliore.

E decide di puntare sul riservato sceriffo Ben (Mitchum) dall'assunto di partenza che lui si è tolto il cappello in sua presenza; "gli uomini hanno smesso di farlo tanto tempo fa" ;

Ammetterà poi davanti all'uomo integerrimo, mettendosi completamente a nudo, esponendosi sentimentalmente ed esplicitamente... senza nasconder nulla di sé, d'essere più una prostituta che una ballerina di saloon, sperando però di suscitare più la compassione piuttosto che l'eccitazione, nell'uomo tutto d'un pezzo che le si para davanti; e che se ne va... lasciandola lì da sola, a fare i conti con la sua vita che sente di non poter più reggere.

Poche scene dopo... la troveremo alle prese con le cinghiate sadiche del suo datore di lavoro; quello sarà la goccia: il vaso trabocca e lei tenterà, senza successo, la via della redenzione religiosa.

Tornerà al saloon, ma senza implorare né strisciare.

Anzi, sarà il manesco padrone ad implorarla di tornare, e si prenderà pure uno schiaffo senza nemmeno provare a restituirlo tant'è il dispiaciuto disappunto.

Ma alla fine l'eroe se la impalma...

In barba alle bigotte astanti ;)

Voto 6½/7