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Il raggio verde

Regia di Eric Rohmer vedi scheda film

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La recensione su Il raggio verde

di steno79
8 stelle

"Il raggio verde" è uno dei film di Rohmer che ha goduto del maggiore successo presso il pubblico, vincitore di un Leone d'oro alla mostra di Venezia nonostante il parere contrario del presidente di giuria Alain Robbe Grillet, un film divisivo presso la critica che però, con il passare degli anni, si è imposto come uno dei suoi titoli più celebri e apprezzati.

Il film segue l'itinerario estivo di Delphine, una trentenne che non sa decidersi su dove trascorrere le vacanze, rifiuta alcune possibilità anche perché piuttosto timorosa degli uomini e della possibilità di fare degli incontri, ha un'idea molto romantica dell'amore che l'ha portata a restare sola, ma forse ad un certo punto sarà pronta a cogliere l'occasione che la vita le offrirà. Il film ha un aspetto molto dimesso, girato in 16 mm e poi gonfiato a 35, non cerca la bellezza estetica o una fotografia ammaliante, cerca soprattutto uno stile di ripresa immediato, spontaneo, dove molte delle lunghe conversazioni sono improvvisate, con dialoghi decisamente "abbondanti", che in qualche momento possono anche stancare, però il più delle volte risultano interessanti e illuminanti sulla psicologia del personaggio principale, scandagliato con notevole finezza nella sceneggiatura dello stesso Rohmer.

Delphine è un personaggio di una timidezza e insicurezza patologica, però è anche una delle eroine rohmeriane caratterizzate in maniera più ricca, con una performance di Marie Riviere che si potrebbe definire eccezionale perché conferisce un'anima al personaggio rendendo vive molte scene, è proprio lei il "cuore" del film, mentre i tanti caratteristi sono figure di contorno che l'accompagnano nel suo percorso, comunque selezionate con cura dal regista. Un film che ha un ritmo non sempre brillante, a tratti un po' faticoso e con alcune ripetizioni, ma nel complesso un'opera intelligente e ancora molto attuale, dato che di personaggi come Delphine è piena la nostra realtà quotidiana, anche a causa dei cambiamenti nei rapporti di coppia e della presenza di tanti singles, di cui alcuni non vivono agevolmente la loro condizione proprio come la protagonista.

Alcune sequenze in tempo reale funzionano, ad esempio la scena in cui Delphine descrive le sue abitudini vegetariane, il campionario di personaggi è sbozzato con abilità nella scrittura, alcune notazioni di costume colpiscono il bersaglio. La formula di Rohmer potrebbe essere un po' obsoleta film dopo film in questi cicli come "Commedie e proverbi", ma "Il raggio verde" rimane un film in un certo modo quintessenziale, che non va sottovalutato, un film grazioso e pieno di verità su cui non sempre si riflette, dunque anche istruttivo.

Voto 8/10

Marie Rivière, Rosette

Il raggio verde (1986): Marie Rivière, Rosette

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